Il governo studia le misure per sostenere le imprese: «No allarmismi sui dazi, l’Ue si liberi di Green Deal e burocrazia»

ll punto su rischi e soluzioni alle tariffe di Trump nella riunione della task force a Palazzo Chigi: martedì il vertice con le categorie produttive L'articolo Il governo studia le misure per sostenere le imprese: «No allarmismi sui dazi, l’Ue si liberi di Green Deal e burocrazia» proviene da Open.

Apr 7, 2025 - 21:43
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Il governo studia le misure per sostenere le imprese: «No allarmismi sui dazi, l’Ue si liberi di Green Deal e burocrazia»

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Rilanciare le imprese italiane su un mercato stravolto dai dazi americani e parlare faccia a faccia con il presidente statunitense Donald Trump entro la settimana prossima per comprendere se ci sia margine per negoziare. Sono questi i due punti fermi fissati dalla premier Giorgia Meloni nella riunione della task force sulle tariffe. Un incontro, quello a Palazzo Chigi, durato circa un’ora e mezza e che ha riunito attorno allo stesso tavolo i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani e i ministri dell’Economia Giancarlo Giorgetti, delle Imprese Adolfo Urso, dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e degli Affari europei Tommaso Foti. La strada tracciata dal governo per affrontare il problema dei dazi, che sta facendo sprofondare le Borse di tutto il mondo e che rischia di inficiare pesantemente sull’economia italiana, è così suddivisa su due fronti.

La chiave per la competitività? «Stop a regole ideologiche del Green Deal»

Da una parte c’è la questione prettamente interna ai confini nazionali. I ministri, si legge in una nota della presidenza del Consiglio, avrebbero illustrato alla premier «diverse ipotesi per sostenere le filiere produttive e rilanciare la competitività delle imprese italiane». Questioni che, specifica Chigi, saranno studiate e sottoposte anche al vaglio delle stesse categorie produttive, con le quali è previsto un incontro nella giornata di martedì 8 aprile. Tra gli elementi chiave per garantire all’industria italiana di non subire eccessivamente il contraccolpo, c’è sicuramente «l’intervento sulle regole ideologiche e poco condivisibili del Green Deal e la necessità di semplificare il quadro normativo». Messaggi che, insieme alla richiesta sospensione del Patto di stabilità, Roma non ha mancato di mandare a Bruxelles già nei giorni scorsi.

Il dialogo con Trump: Meloni a Washington settimana prossima?

Dall’altra parte c’è la questione internazionale. Vista l’apertura di Donald Trump a trattare sul tema dazi con i Paesi disposti a scendere a compromessi, l’idea di Giorgia Meloni sarebbe quella di un bilaterale nella Casa Bianca con il tycoon. L’obiettivo è quello di evitare a tutti i costi una «guerra commerciale che non avvantaggerebbe nessuno, né l’Unione europea né gli Stati Uniti». Al contempo, però, la situazione chiama una reazione «pragmatica e determinata, perché ogni allarmismo rischia di causare danni ben maggiori di quelli strettamente connessi con i dazi». Da qui il progetto di volare da Roma a Washington all’inizio della prossima settimana, prima che la stessa tratta sia percorsa in direzione opposta dal vicepresidente americano JD Vance (dal 17 aprile).

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