Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sugli acconti IRPEF 2025

lentepubblica.it Il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto-legge che prova a sbrogliare la matassa sulla questione degli acconti Irpef per il 2025: ecco tutti i dettagli e le novità. Si tenta così di risolvere una discrepanza normativa emersa tra la riforma fiscale dello scorso anno e le disposizioni contenute nella legge di bilancio recentemente approvata. […] The post Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sugli acconti IRPEF 2025 appeared first on lentepubblica.it.

Apr 23, 2025 - 08:46
 0
Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sugli acconti IRPEF 2025

lentepubblica.it

Il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto-legge che prova a sbrogliare la matassa sulla questione degli acconti Irpef per il 2025: ecco tutti i dettagli e le novità.


Si tenta così di risolvere una discrepanza normativa emersa tra la riforma fiscale dello scorso anno e le disposizioni contenute nella legge di bilancio recentemente approvata. Con questo intervento, l’esecutivo intende quindi non solo garantire la coerenza delle regole fiscali, ma anche offrire certezze a cittadini e professionisti in vista delle prossime scadenze tributarie, rafforzando la fiducia nel processo di riforma in corso.

La questione degli acconti IRPEF

Il provvedimento, frutto dell’iniziativa congiunta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nasce dall’esigenza di mettere ordine in un quadro normativo che, a seguito delle recenti riforme fiscali, presentava elementi di disallineamento. In particolare, il decreto legislativo del 30 dicembre 2023 aveva introdotto una modifica temporanea al sistema di imposizione sui redditi delle persone fisiche, riducendo per il solo anno 2024 le aliquote Irpef da quattro a tre. Questa misura, parte di un più ampio piano di revisione dell’imposizione fiscale, era stata concepita come sperimentale e limitata nel tempo.

Tuttavia, con l’approvazione della legge di bilancio per il 2025, quella che inizialmente era una riduzione transitoria è stata trasformata in un intervento strutturale, destinato a ridefinire in modo stabile l’architettura del prelievo fiscale sui redditi. Ne è derivata una situazione normativa ambigua, nella quale le regole transitorie del 2023 rischiavano di entrare in conflitto con le disposizioni definitive introdotte dal nuovo bilancio. Per evitare sovrapposizioni, equivoci interpretativi e possibili disallineamenti nei calcoli fiscali, si è reso necessario un intervento chiarificatore, che ristabilisse un’unica linea di coerenza tra le diverse fonti legislative.

Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sugli acconti IRPEF 2025

La nuova disposizione normativa chiarisce in modo definitivo che, per determinare l’importo degli acconti Irpef da versare nel 2025, il riferimento saranno le tre aliquote attualmente applicate al reddito delle persone fisiche, introdotte con la recente riforma fiscale. In pratica, si supera definitivamente lo schema precedente, che prevedeva quattro scaglioni di reddito e corrispondenti percentuali d’imposta. Questo aggiornamento non è soltanto un passaggio tecnico: ha implicazioni concrete sul piano operativo e gestionale, sia per i contribuenti che per i professionisti del settore fiscale.

L’adeguamento delle regole serve a scongiurare confusioni nell’applicazione delle aliquote durante la fase di calcolo degli acconti, un momento cruciale nel ciclo fiscale annuale. Senza questo chiarimento, si sarebbe potuto generare un corto circuito normativo: da una parte le nuove aliquote ridotte stabilite come definitive dalla legge di bilancio, dall’altra un metodo di calcolo degli acconti ancora ancorato al sistema precedente. Questo disallineamento avrebbe potuto provocare errori nei versamenti, difficoltà nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi e, in ultima analisi, contenziosi con l’amministrazione finanziaria.

La copertura economica per il correttivo

Per quanto riguarda l’aspetto economico, l’intervento non è a costo zero. Il riassetto delle modalità di calcolo degli acconti Irpef comporta per lo Stato un impatto stimato in 245,5 milioni di euro per il solo 2025. Per far fronte a questa esigenza finanziaria senza compromettere gli equilibri di bilancio, il Governo ha previsto una copertura temporanea prelevando risorse dal cosiddetto Fondo per le partite sospese, una dotazione del Ministero dell’Economia utilizzata in genere per gestire situazioni transitorie o in attesa di definizione.

La compensazione definitiva del costo dell’intervento, tuttavia, non sarà a carico dello stesso fondo in via permanente. A partire dal 2026, infatti, le risorse saranno reintegrate tramite un apposito fondo destinato alla gestione degli eventuali scostamenti di bilancio. Questa previsione garantisce che l’intervento straordinario rimanga entro i limiti della responsabilità finanziaria, rispettando i vincoli di sostenibilità della finanza pubblica e mantenendo in equilibrio i conti dello Stato nel medio termine.

Il commento del viceministro Leo

Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha spiegato che l’intervento era indispensabile per correggere una “carenza di allineamento” tra le norme esistenti. La misura, ha sottolineato, garantisce un’applicazione coerente della riforma fiscale e scongiura possibili errori nei prossimi versamenti. Leo ha inoltre evidenziato che, come già previsto, i lavoratori dipendenti e i pensionati senza ulteriori fonti di reddito non saranno tenuti a versare alcun acconto Irpef per il 2025, confermando così l’assenza di un aggravio fiscale per questa categoria.

Soddisfazione anche dal mondo dei Caf

La decisione del governo ha il semaforo verde anche dagli operatori del settore fiscale. Giovanni Angileri, presidente del Caf Uil e coordinatore della Consulta dei Caf, ha espresso apprezzamento per la chiarezza introdotta dalla norma. Secondo Angileri, si tratta di un passo significativo nella direzione della tutela dei contribuenti, in particolare di quelli maggiormente vulnerabili, che troppo spesso si ritrovano a sostenere imposte non sempre proporzionate alla loro reale capacità economica.

The post Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sugli acconti IRPEF 2025 appeared first on lentepubblica.it.