I cambiamenti climatici colpiranno anche le falde acquifere

Uno studio di Fondazione Cmcc e università di Bologna ha analizzato due falde acquifere dell’Appennino, stimando i cali dei flussi nei prossimi decenni.

Feb 11, 2025 - 15:26
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I cambiamenti climatici colpiranno anche le falde acquifere

Per ovvi motivi, tra gli impatti dei cambiamenti climatici, sono quelli maggiormente sotto ai nostri occhi a suscitare più preoccupazione. È ormai noto a tutti, infatti, che la crescita della temperatura media globale comporta una serie di conseguenze negli equilibri meteorologici di numerose regioni del mondo. L’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi estremi – come nel caso di tempeste e precipitazioni torrenziali – rappresenta ormai una realtà non confinata soltanto alle aree del mondo più esposte. Durante le estati le ondate di caldo eccezionali sono sempre più frequenti e violente. Il settore agricolo è costretto a fronteggiare siccità sempre più prolungate e dure. I mega-incendi devastano ormai ripetutamente l’intero pianeta: dall’Amazzonia agli Stati Uniti, dal Canada alla Siberia. Ma esistono anche altri impatti, meno visibili ma altrettanto preoccupanti: uno di questi è quello legato alle falde acquifere, che è stato oggetto di uno studio innovativo dell’università di Bologna e della Fondazione Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc).

2,1 miliardi di persone non hanno ancora accesso a acqua potabile pulita

Parliamo, evidentemente, di un elemento vitale per la vita umana e animale. Le risorse idriche sono infatti già state rese più scarse in tutto il mondo non soltanto a causa di eventi meteorologici estremi ma anche per via del nostro modello di sviluppo. Uno studio pubblicato dall’associazione Oxfam nel corso del 2024 ha puntato il dito contro le tecniche utilizzate dalle grandi multinazionali per accaparrarsi le sorgenti d’acqua. Con metodi che rappresentano una minaccia non solo per l’ambiente ma anche per il rispetto dei diritti umani.