I 10 top brand per influenza mediatica (che non è reputazione)

Nella classifica di Onclusive per presenza su media e social domina il settore tech ed emerge il potere dei Ceo: uno su tutti Elon Musk Quali sono i marchi con la maggiore influenza, o meglio presenza mediatica sia nei vari social media che nei canali di comunicazione mainstream? Quali quelli più associati ai temi della DEI e della sostenibilità in termini di copertura (e non di azione effettiva)? Prova a rispondere un'indagine di Onclusive che parte dall'analisi dei 500 marchi più influenti al mondo inclusi nell'elenco di World Brand Lab e ne rileva la presenza sui media, monitorando oltre 28 milioni di contenuti al giorno. Come si legge nel relativo report, "il punteggio di influenza globale del marchio nei media misura l'impatto complessivo di un'azienda sulla percezione del pubblico, a prescindere dalle iniziative DEI e di sostenibilità. Al 1° posto nella classifica globale con 575 punti (immagine sopra), nonostante i suoi bassi punteggi per le politiche DEI (6/100) e di sostenibilità (7/100), YouTube costituisce un ottimo esempio in tal senso. Questo risultato dimostra infatti che l'influenza complessiva di un marchio dipende in modo sostanziale dalla sua presenza nei media e dalle interazioni con i clienti, indipendentemente dall'argomento di conversazione. Ciò non sminuisce l'importanza delle iniziative sociali e ambientali ma dimostra come, nel panorama mediatico attuale, la visibilità e le interazioni con gli utenti possano avere un peso nettamente superiore a quello delle politiche aziendali progressive, ai fini della determinazione dell'influenza complessiva di un marchio". Nel complesso, tra i risultati chiave emerge la prevalenza del settore tecnologico, con 7 colossi del comparto nelle prime 10 posizioni e il relativo dominio delle società Usa. Sul fronte della DEI sono previsti poi importanti cambiamenti, considerato il cambio di politiche su questo fronte da parte di importanti aziende statunitensi (e non solo), che impatteranno sulla percezione dei consumatori. Attenzione, però, alla differenziazione tra quantità e qualità, con la seconda che risulta centrale nel determinare la reputazione più o meno positiva dell'azienda. Lo esemplifica bene anche la significativa influenza dei Ceo in ambito media: tramite i loro marchi personali e la loro presenza sui social, infatti, Ceo come Elon Musk (Tesla) e Mark Zuckerberg (Meta) amplificano l'influenza delle rispettive imprese, che se priva di controllo e visione strategica diventa però un boomerang. Musk è, senza sorpresa, il Ceo più menzionato secondo la classifica Onclusive, ma proprio questa esposizione abbinata alla sua svolta politica sta creando seri problemi a Tesla (a differenza del Ceo di Ferrari, che contribuisce all'alta considerazione internazionale del brand). L'articolo I 10 top brand per influenza mediatica (che non è reputazione) è un contenuto originale di Mark Up.

Apr 8, 2025 - 11:25
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I 10 top brand per influenza mediatica (che non è reputazione)
Nella classifica di Onclusive per presenza su media e social domina il settore tech ed emerge il potere dei Ceo: uno su tutti Elon Musk

Quali sono i marchi con la maggiore influenza, o meglio presenza mediatica sia nei vari social media che nei canali di comunicazione mainstream? Quali quelli più associati ai temi della DEI e della sostenibilità in termini di copertura (e non di azione effettiva)?
Prova a rispondere un'indagine di Onclusive che parte dall'analisi dei 500 marchi più influenti al mondo inclusi nell'elenco di World Brand Lab e ne rileva la presenza sui media, monitorando oltre 28 milioni di contenuti al giorno.

Come si legge nel relativo report, "il punteggio di influenza globale del marchio nei media misura l'impatto complessivo di un'azienda sulla percezione del pubblico, a prescindere dalle iniziative DEI e di sostenibilità. Al 1° posto nella classifica globale con 575 punti (immagine sopra), nonostante i suoi bassi punteggi per le politiche DEI (6/100) e di sostenibilità (7/100), YouTube costituisce un ottimo esempio in tal senso. Questo risultato dimostra infatti che l'influenza complessiva di un marchio dipende in modo sostanziale dalla sua presenza nei media e dalle interazioni con i clienti, indipendentemente dall'argomento di conversazione. Ciò non sminuisce l'importanza delle iniziative sociali e ambientali ma dimostra come, nel panorama mediatico attuale, la visibilità e le interazioni con gli utenti possano avere un peso nettamente superiore a quello delle politiche aziendali progressive, ai fini della determinazione dell'influenza complessiva di un marchio".

Nel complesso, tra i risultati chiave emerge la prevalenza del settore tecnologico, con 7 colossi del comparto nelle prime 10 posizioni e il relativo dominio delle società Usa. Sul fronte della DEI sono previsti poi importanti cambiamenti, considerato il cambio di politiche su questo fronte da parte di importanti aziende statunitensi (e non solo), che impatteranno sulla percezione dei consumatori. Attenzione, però, alla differenziazione tra quantità e qualità, con la seconda che risulta centrale nel determinare la reputazione più o meno positiva dell'azienda. Lo esemplifica bene anche la significativa influenza dei Ceo in ambito media: tramite i loro marchi personali e la loro presenza sui social, infatti, Ceo come Elon Musk (Tesla) e Mark Zuckerberg (Meta) amplificano l'influenza delle rispettive imprese, che se priva di controllo e visione strategica diventa però un boomerang. Musk è, senza sorpresa, il Ceo più menzionato secondo la classifica Onclusive, ma proprio questa esposizione abbinata alla sua svolta politica sta creando seri problemi a Tesla (a differenza del Ceo di Ferrari, che contribuisce all'alta considerazione internazionale del brand).

L'articolo I 10 top brand per influenza mediatica (che non è reputazione) è un contenuto originale di Mark Up.