Gruppo Kometa: una filiera dall’allevamento alla lavorazione

REALIZZARE UNA VERA FILIERA dall’allevamento, alle carni suine e ai salumi. Kometa è un’azienda agro-alimentare, fondata dalle famiglie Pedranzini e...

Mar 17, 2025 - 08:26
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Gruppo Kometa: una filiera dall’allevamento alla lavorazione

REALIZZARE UNA VERA FILIERA dall’allevamento, alle carni suine e ai salumi. Kometa è un’azienda agro-alimentare, fondata dalle famiglie Pedranzini e Ruffini e guidata dall’imprenditore valtellinese Giacomo Pedranzini (nella foto in alto), specializzata nella lavorazione e trasformazione di carni suine e avicole, con sedi in Ungheria e in Italia e una distribuzione sui mercati internazionali.

La capacità attuale dell’azienda, che impiega 950 dipendenti, consente la macellazione e la lavorazione di 700.000 suini e la produzione di 17.000 tonnellate di salumi all’anno. Nel 2024 Kometa ha realizzato un fatturato di 240 milioni di euro, 60% dei quali nel mercato ungherese e la parte restante in Italia e in 20 Paesi in Europa e Asia. Recentemente Kometa, con un investimento di 8,5 milioni di euro, ha acquisito il 100% di Triagro (precedentemente ne deteneva il 24%), realtà ungherese attiva nell’allevamento di suini, che gestisce 5.200 scrofe e alleva circa 150mila maiali all’anno. Nei prossimi 6-8 anni Kometa intende aumentare la sua capacità di macellazione e lavorazione delle carni suine dagli attuali 700mila fino a 2,5 milioni di capi, costruendo una vera filiera europea. Di questi il 40%, cioè un milione di capi, dovrà provenire da allevamenti di proprietà, 600.000-800.000 capi da allevamenti con contratto di integrazione nella filiera Kometa e la parte restante verrà acquisita sul libero mercato.

Gli obiettivi strategici di questi investimenti sono molteplici. In primis avere pieno controllo della filiera di produzione e lavorazione delle carni, partendo dalle tecniche di coltivazione dei cereali, quindi definendo le formule di alimentazione degli animali e le condizioni a garanzia del benessere degli stessi. Poi anche una maggiore indipendenza e autonomia nell’approvvigionamento di materie prime e una riduzione della volatilità dei costi di approvvigionamento.

"L’acquisizione di Triagro – spiega Giacomo Pedranzini - e quindi l’integrazione a monte nell’allevamento e nella produzione dei mangimi, saranno strategici per i prossimi anni. Si realizzerà così la possibilità di avere una filiera interamente controllata, che unita alla lavorazione ‘tutto sotto lo stesso tetto’ all’interno di un unico stabilimento produttivo (dalla macellazione al confezionamento) costituisce un unicum nel panorama dei produttori di carne e salumi e crea un grande valore aggiunto per il prodotto, e di conseguenza per il consumatore". Attraverso il presidio completo dei tre passaggi chiave della filiera - allevamento, macellazione, lavorazione - e in futuro anche la produzione di cereali e mangimi, Kometa ambisce a posizionarsi tra le aziende alimentari riconosciute per una visione etica e sostenibile della produzione di cibo, e garantisce la qualità dei propri prodotti intesa come uno stretto connubio tra bontà, salubrità e accessibilità.

Da questa filosofia è nata l’associazione HonestFood, presieduta da Pedranzini, che propone un ripensamento della filiera agroalimentare, ricercando un nuovo equilibrio tra l’agricoltura convenzionale e quella biologica, perseguendo maggiore equità e trasparenza lungo la filiera e accessibilità di prezzo al consumo. HonestFood ha l’obiettivo di promuovere un approccio etico e sostenibile nel lungo periodo al settore agroalimentare e alla produzione di cibo definendo una nuova via per la produzione, la trasformazione e la distribuzione dei prodotti agricoli. Kometa, da sempre attenta alla salubrità dei propri prodotti, nel 2025 ha ridotto il contenuto di sale negli stessi del 30% rispetto al valore medio di mercato. Oltre alla riduzione del 30% di sale, tutti i prodotti Kometa sono senza amidi aggiunti o carragenina, senza glutine, derivati del latte, glutammato e polifosfati aggiunti. L’importante riduzione della quantità di sale – validata anche dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – premia l’impegno che da sempre Kometa mette in campo per prodotti semplici e naturali, nei quali le materie prime di qualità esprimono tutto il loro gusto nel modo più diretto e naturale possibile. Kometa ha solide radici in Valtellina, da dove provengono i Pedranzini, storica famiglia di agricoltori di montagna. La loro è una storia tutta italiana di passione, duro lavoro e visione imprenditoriale, che, pur continuando a lavorare ed investire in Valtellina, fuori dai confini nazionali ha colto spunti e insegnamenti per raggiungere gli obiettivi di qualità, efficienza e sostenibilità portati in eredità dalla propria terra di origine.

Kometa porta in dote dall’Italia il sapere della salumeria italiana di qualità, che riesce ad esprimersi al meglio grazie alle ottime materie prime ungheresi. Situata nel cuore dell’Europa e già presente con i suoi prodotti in numerosi mercati del continente, Kometa ha fin dalla nascita la vocazione di azienda europea. L’asse portante del piano di sviluppo è il progetto di qualificazione del Gruppo Kometa come un grande gruppo europeo delle carni, radicato in Ungheria e con cuore e mente valtellinesi, con unità produttive e piattaforme commerciali in diversi paesi europei e con una logica di fondo federativa: la presenza territoriale favorirà, a livello produttivo, le produzioni di specialità locali e a livello commerciale il presidio capillare dei territori. L’Ungheria ha una spiccata vocazione agricola e offre un vantaggio competitivo rispetto ad altri Paesi dell’Europa occidentale (dove è sempre più intenso il trend di riduzione di produzioni animali): grande disponibilità di spazi e di cereali per le produzioni animali e agroalimentari. Qui è possibile una crescita equilibrata e rispettosa dell’ambiente. I paesi del centro Europa in generale, e l’Ungheria in particolare, possono rappresentare il futuro "granaio o la dispensa dell’Europa e possono contribuire nei prossimi decenni all’autosufficienza e alla sicurezza alimentare del continente.