Gino Cecchettin sui ragazzi che si ispirano a Turetta: “Mi fanno molta pena, dovrebbero passare una settimana della sua vita oggi”
Gino Cecchettin vorrebbe confrontarsi con alcuni giovani, arrestati recentemente per violenze nei confronti delle ex fidanzata, che avevano detto di ispirarsi a Filippo Turetta, l’assassino di Giulia. “Vorrei veramente un confronto. Secondo me è proprio a loro che dovremmo parlare perché chi esalta la violenza forse ha più bisogno da altri di capire che c’è […]

Gino Cecchettin vorrebbe confrontarsi con alcuni giovani, arrestati recentemente per violenze nei confronti delle ex fidanzata, che avevano detto di ispirarsi a Filippo Turetta, l’assassino di Giulia. “Vorrei veramente un confronto. Secondo me è proprio a loro che dovremmo parlare perché chi esalta la violenza forse ha più bisogno da altri di capire che c’è un modo nuovo di parlare” ha dichiarato Gino Cecchettin davanti agli studenti dell’istituto Modugno di Conversano (Bari), del liceo Carlo Porta di Monza e del liceo artistico Boccioni di Milano. “Mi fanno molta pena. Che modello può essere una persona che deve passare la vita in carcere?” ha aggiunto.
Il padre della 22enne vittima di femminicidio ha detto ancora: “Vorrei far provare a quel ragazzo che ha scritto questo una settimana della vita di Turetta oggi, una settimana della frustrazione che Filippo probabilmente ha vissuto quando non è riuscito a gestire quell’emozione. Forse dopo cambierebbe idea”. Gino Cecchettin, quindi, conclude: “Anche da un punto di vista razionale non c’è niente da imitare. Io se fossi un giovane di adesso non vorrei minimamente essere paragonato o puntare al Turetta che ha fatto quelle azioni come mito o esempio. Ma questo lo risolviamo solo con la cultura. Veramente c’è tanto da fare se arriviamo a questo”.
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