Gaza strage continua, altre decine di vittime sotto le bombe di Israele: tre stavano solo coltivando un campo
Il 1° maggio 2025, la Striscia di Gaza è stata nuovamente teatro di violenti attacchi da parte dell’esercito israeliano, con raid aerei e bombardamenti che hanno colpito diverse aree densamente popolate. L'articolo Gaza strage continua, altre decine di vittime sotto le bombe di Israele: tre stavano solo coltivando un campo proviene da Globalist.it.

Il 1° maggio 2025, la Striscia di Gaza è stata nuovamente teatro di violenti attacchi da parte dell’esercito israeliano, con raid aerei e bombardamenti che hanno colpito diverse aree densamente popolate. A Beit Lahiya, nel nord della Striscia, almeno tre persone sono state uccise in un attacco che ha devastato un quartiere residenziale. I feriti gravi sono stati trasferiti all’ospedale indonesiano locale.
Nella zona orientale di Khan Younis, tre agricoltori sono stati uccisi da un attacco israeliano mentre si recavano ai loro campi. Secondo testimoni, un drone ha colpito il gruppo, composto da persone che cercavano di coltivare la terra per far fronte alla grave carenza alimentare che affligge Gaza.
Un ulteriore attacco di artiglieria ha colpito la cittadina di Khuza’a, sempre nel sud della Striscia, causando la morte di almeno una persona e il ferimento di un’altra. In totale, almeno dieci persone sono state uccise oggi in diverse aree di Gaza, secondo quanto riportato dai giornalisti di Al Jazeera presenti sul posto.
La situazione umanitaria continua a peggiorare drasticamente. Secondo l’UNRWA, circa 3.000 camion carichi di aiuti umanitari sono bloccati al confine con Gaza, impossibilitati a entrare a causa del blocco imposto da Israele, che dura ormai da oltre 60 giorni. Le Nazioni Unite avvertono che la vita di un milione di bambini è in pericolo a causa della mancanza di cibo, acqua e forniture mediche.
Nel frattempo, le strutture sanitarie sono al collasso. Una bambina è morta oggi per le ferite riportate nei giorni scorsi, mentre gli ospedali, privi di forniture essenziali, lottano per salvare vite umane. La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che molte aree designate come “zone umanitarie” sono state colpite dai bombardamenti, rendendo ancora più difficile l’accesso agli aiuti e l’evacuazione dei feriti.
In questo contesto, Hamas ha criticato la decisione della Svizzera di bandire il movimento, definendola un “pericoloso schieramento a favore dell’occupazione” e un tradimento delle responsabilità legali e umanitarie del paese. Il gruppo ha esortato la Svizzera a revocare la sua decisione e a sostenere la lotta del popolo palestinese per porre fine all’occupazione.
Infine, negli Stati Uniti, quattro studenti dell’Università del Texas ad Austin hanno intentato una causa contro l’ateneo e il governatore Greg Abbott, sostenendo di essere stati arrestati illegalmente e puniti per aver partecipato a proteste pro-palestinesi contro la guerra a Gaza. La causa, presentata dall’American-Arab Anti-Discrimination Committee, accusa le autorità di aver violato i diritti costituzionali degli studenti alla libertà di espressione e di assemblea.
La crisi a Gaza continua a intensificarsi, con un bilancio umano e umanitario sempre più grave, mentre la comunità internazionale fatica a trovare una soluzione efficace per porre fine alle ostilità e alleviare le sofferenze della popolazione civile.
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