Gaza, media: “Hamas disposta a liberare tutti gli ostaggi e a 5 anni di tregua in cambio della fine della guerra”
Hamas propone di liberare tutti gli ostaggi ancora a Gaza e si dice disposta a 5 anni di tregua in cambio della fine della guerra. Lo ha detto all’Agence France-Presse un alto funzionario della milizia islamica, una cui delegazione è attesa al Cairo oggi per proseguire i negoziati. “Hamas è pronto per uno scambio di […] L'articolo Gaza, media: “Hamas disposta a liberare tutti gli ostaggi e a 5 anni di tregua in cambio della fine della guerra” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Hamas propone di liberare tutti gli ostaggi ancora a Gaza e si dice disposta a 5 anni di tregua in cambio della fine della guerra. Lo ha detto all’Agence France-Presse un alto funzionario della milizia islamica, una cui delegazione è attesa al Cairo oggi per proseguire i negoziati. “Hamas è pronto per uno scambio di prigionieri (ostaggi israeliani in cambio di prigionieri palestinesi, ndr) in un’unica operazione e in cambio di una tregua di 5 anni”, ha detto il funzionario all’Afp, parlando a condizione di anonimato.
Nell’enclave, nel frattempo, si continua a morire. La Protezione civile palestinese ha segnalato 17 morti negli attacchi israeliani da stamattina, dei quali dieci in un’abitazione colpita da un bombardamento che ha lasciato molte persone sotto le macerie, nel quartiere di al-Sabra, a sud di Gaza City. “Dieci martiri (morti, ndr) e circa 20 persone disperse in seguito al bombardamento dell’abitazione della famiglia al-Khour”, ha dichiarato all’Afp, Mohammed Al-Moughair, un funzionario dell’organizzazione di soccorso.
Sul piano politico continua a tenere banco la questione degli aiuti umanitari. Donald Trump ha detto di aver spinto il premier israeliano Benjamin Netanyahu a consentire l’ingresso di cibo e medicine nella devastata Striscia di Gaza, dove nessun aiuto è stato consegnato dal 2 marzo dopo che Israele ha annunciato che non avrebbe consentito l’ingresso di beni e rifornimenti finché Hamas non avesse rilasciato tutti gli ostaggi rimasti. Parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One in viaggio per Roma, al tycoon è stato chiesto se durante la sua telefonata con Netanyahu di questa settimana, fossero emerse preoccupazioni circa l’accesso agli aiuti umanitari. “Si è parlato di Gaza e ho detto: ‘Dobbiamo essere buoni con Gaza… Quella gente sta soffrendo'”, ha riferito Trump. Alla domanda se avesse sollevato la questione dell’apertura di punti di accesso per gli aiuti a Gaza, Trump ha risposto “lo stiamo facendo”. “Ce ne occuperemo. C’è un enorme bisogno di medicine, cibo e medicinali, e ce ne stiamo occupando”, ha detto. Alla domanda su come abbia risposto Netanyahu, Trump ha risposto: “L’ha presa bene”.
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