Fuga di monossido durante la recita. A processo uno dei cinque indagati
La procura cita a giudizio uno dei tecnici che avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione dell’impianto. Durante la festa della Befana in parrocchia, 11 persone finirono all’ospedale intossicate

Cortona, 22 marzo 2025 – La procura di Arezzo ha chiesto il rinvio a giudizio per uno dei cinque indagati dei fatti di Pergo, dell’Epifania del 2024. Per gli altri quattro si va verso l’archiviazione. Durante la recita in parrocchia per festeggiare la Befana una fuga di monossido di carbonio mandò all’ospedale 11 persone, tra cui 5 bambini che si ritrovarono dal palco dello spettacolo alla camera iperbarica tra Firenze e Grosseto. L’udienza è fissata davanti al giudice di pace il prossimo 23 giugno. Le persone offese che si sono costituite parti civili sono 23, tra i ragazzini che avevano preso parte alla rappresentazione e i genitori, alcuni di loro finiti all’ospedale per quella che fu una notte di paura e di angoscia. A difenderli gli avvocati Gabriele Zampagni e Marco Cocchi, del foro di Arezzo.
L’imputato è uno dei tecnici dell’azienda che avrebbe dovuto verificare il corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento che invece ha provocato la fuga di monossido. Problematica che già alcuni mesi prima era emersa provocando su, scala minore, una soluzione analoga, con il parroco che finì sul lettino dell’ospedale. E infatti alla prova del nove, il macchinario non si è rivelato conforme, anche durante l’accertamento tecnico. La pm Elisabetta Iannelli aveva incaricato a settembre l’ingegnere Rosario Corbè di una perizia specialistica sul caso. I tecnici incaricati dalla procura dovettero però subito disattivare l’impianto che aveva mostrato i suoi primi problemi fin dai momenti dall’accensione: l’aria dentro la stanza si sarebbe infatti subito saturata di monossido. E adesso si dovrà capire di chi era la responsabilità. E lo si farà in aula: in un procedimento in cui l’imputato è accusato di lesioni colpose.
“Lì per lì abbiamo pensato fosse l’emozione, c’era tanta gente, a volte succede”, disse il parroco di Pergo e Sant’Angelo, Piero Sabatini, riferendosi ai ragazzini che erano svenuti durante la recita. Poi però toccò ad un’altra bimba e poi ad una signora: a quel punto si scatenò il panico generale in parrocchia. La chiesa venne sfollata: tutti iniziarono ad uscire, fu panico generale con qualcuno che iniziò ad avere un po’ di nausea, vertigini e mal di testa. Immediata fu la chiamata ai mezzi di emergenza. Ben presto la frazione cortonese venne illuminata a giorno dalle sirene dei soccorsi, venne anche attivata la rete delle maxiemergenze della Asl di Arezzo. La macchina dei soccorsi, tempestiva e puntuale, riuscì a prevenire il peggio ma non a placare gli animi dei genitori che si ritrovarono dentro una brutta storia, anziché passare una giornata di festa in famiglia. Ecco perché adesso chiedono giustizia.
Luca Amodio