Ftse Mib, Dax ed Euro Stoxx 50 al test di supporti cruciali

E dopo la stasi preannunciata (come scritto negli articoli delle ultime tre settimane) da due figure tecniche denominate doji, ecco che l’indice Ftse Mib aggredisce i primi supporti che, come si può notare dal grafico settato su base settimanale, si trovano ai valori attuali, ovvero a 37.880 punti circa (Figura 1).

Fig 1. Future Ftse Mib – Grafico su base settimanale

Però, attenzione: se si guarda il grafico giornaliero, i suoi supporti sono già stati rotti (Figura 2).

Fig 2. Future Ftse Mib – Grafico su base giornaliera

Questo significa che il trend giornaliero è ribassista. Ma ciò, in fin dei conti, non significa un granché perché il grafico settimanale rappresenta un’importanza maggiore ai fini del trend di lungo periodo. Il trend giornaliero ribassista può benissimo terminare subito per lasciare posto al rialzo; è il trend settimanale quello che conta.

Quindi, in definitiva, è più utile guardare a quello: si badi all’eventuale rottura dei 37.880 punti sul grafico settimanale perché, unitamente al fatto che i supporti di lungo periodo sono a 29.770 punti (indicati sempre in Figura 1), il tutto costituisce una miscela esplosiva.

E come poteva esimersi il Dax dall’aggredire il suo primo supporto di 22.635 punti (Figura 3)? Si presti attenzione a questo livello perché la sua rottura in chiave settimanale potrebbe affossare un indice teutonico a dir poco in bolla speculativa.

Fig 3. Dax future – Grafico su base settimanale

Naturalmente non fa eccezione l’indice Euro Stoxx 50: se precedentemente 5,400 punti ha respinto momentaneamente i prezzi, adesso la sua rottura potrebbe piroettarli al ribasso o, quanto meno, ingenerare un trend ribassista di lungo periodo (Figura 4).

Fig 4. Euro Stoxx 50 future – Grafico su base settimanale

A cura di Fabio Pioli, trader, analista finanziario e ideatore di Miraclapp