Foro Italico di Roma, la più bella la cittadella dello sport d’Italia
È l’esempio più bello di architettura di epoca fascista che esista in Italia e ospita la cittadella dello sport di Roma, tra cui il meraviglioso Stadio dei Marmi degli Internazionali di Roma.

È l’esempio più bello di architettura di epoca fascista che esista in Italia e ospita la cittadella dello sport di Roma. Il Foro Italico, che si trova ai piedi di Monte Mario, è uno dei simboli della nostra Capitale e, oltre a ospitare gare sportive, tra i cui gli annuali Internazionali di Roma, il più importante torneo tennistico italiano in campo maschile e femminile, è una grande attrazione non soltanto della città ma d’Italia.
Storia del Foro Italico
Il Foro Italico è un complesso sportivo degli Anni ’30. La sua costruzione risale all’epoca fascista e, oggi, merita senz’altro di essere inserito in una visita della Capitale. Fu ideato da Renato Ricci, allora presidente dell’ONB – Opera Nazionale Balilla, su progetto dell’architetto Enrico Del Debbio, con l’obiettivo di educare i giovani associando la disciplina sportiva agli ideali fascisti. Inaugurato nel 1932 con il nome di Foro Mussolini, nella sua prima versione era composto dall’Accademia fascista di educazione fisica maschile, dall’obelisco Mussolini, dallo Stadio dei Marmi e dallo Stadio dei Cipressi, poi detto dei Centomila, oggi Stadio Olimpico che si trova appena fuori dal Foro Italico. Del progetto e della sua realizzazione se ne occupò Enrico Del Debbio, tra il 1927 e il 1933, anche se fu ultimato nel ‘68. Nel 1960, ospitò i Giochi Olimpici e, ogni anno, si svolgono gli Internazionali BNL d’Italia.
Per la scelta del luogo dove farlo sorgere, furono inizialmente prese in considerazione tre aree: il quartiere Tiburtino, nell’area in cui successivamente sarebbe sorta la Città universitaria, il quartiere di Casal Palocco e il quartiere Parioli, dove negli Anni Cinquanta sarebbe stato edificato il villaggio olimpico per i Giochi della XVII Olimpiade del 1960. Tutte e tre le ipotesi, però, furono scartate e fu scelta una zona adiacente al Tevere che, grazie a un’immensa opera di bonifica, passò da pantano ad area edificabile, tra l’altro, con lo sfondo di Monte Mario che incornicia l’intero complesso.
Cosa vedere al Foro Italico
La scoperta del Foro Italico inizia fin da quando si arriva all’esterno dell’edificio. Tra piazze, sculture, obelischi e palazzine comprende un complesso molto vario ancora oggi sede di eventi e frequentato quotidianamente dai romani.
Viale del Foro Italico
Il Viale del Foro Italico, inizialmente chiamato Piazzale dell’Impero, doveva essere un vasto spazio celebrativo della forza e delle conquiste del regime. L’area è ricoperta da mosaici bianchi e neri, opera di Gino Severini, raffiguranti simboli e discipline sportive. Ai lati, sono collocati una serie di blocchi di marmo bianco, sui quali sono incise le date fondamentali del regime. Alla fine del viale sorge la Fontana della Sfera, una vasca circolare del diametro di 3 metri, con una sfera ricavata da un singolo blocco di marmo delle cave di Carrara, realizzata dagli architetti Giulio Pediconi e Mario Paniconi. Il bacino intorno alla fontana è decorato con mosaici di marmo bianchi e neri raffiguranti soggetti marini, realizzati su cartoni di Giulio Rosso.
Stadio Olimpico
Alle spalle della fontana si trova lo Stadio Olimpico, edificato sull’originario progetto dello Stadio dei Cipressi iniziato nel 1932. Nel 1951, con la designazione di Roma per le Olimpiadi del 1960, si intervenne sulla struttura, aggiungendo all’impianto originario una serie di anelli in marmo. Lo stadio fu inaugurato con il nome di “Stadio dei Centomila” – o Olimpico – nel 1953. Nel 1990, in occasione dei Mondiali di calcio Italia 90, la struttura fu ricostruita in gran parte e arricchita di un sistema di copertura.
Obelisco di Mussolini
L’ingresso si trova in piazza Lauro De Bosis, dove spicca l’obelisco di marmo di Carrara alto 36,59 metri dedicato a Mussolini e realizzato su disegno di Costantino Costantini. Il monolite è un gigantesco blocco di marmo, estratto dalla Cava Carbonera ed è il più grande mai estratto dalle Alpi Apuane.
Palazzo H
A destra, si trova il Palazzo H ovvero l’ex Accademia di educazione fisica, oggi sede del CONI.
Palazzo delle Terme
Sulla sinistra dell’obelisco c’è il Palazzo delle Terme, dove, oltre alle piscine coperte e l’ex Palestra del Duce, realizzata dall’architetto Luigi Moretti tra il ’36 e il ’37, con pareti di marmo, pavimenti in linoleum con intarsi di marmo, una modernissima scala a chiocciola e due statue di bronzo dorato che raffigurano un arciere e un fromboliere, di Silvio Canevari, che sembrano uscite da un quadro di De Chirico. La piscina coperta ha meravigliosi mosaici sul pavimento, opera di Giulio Rosso, e sulle pareti, realizzati da Angelo Canevari. Lungo il corridoio dei servizi sono state raffigurate scene epiche di vita romana, composizioni di animali e nature morte.
Il palazzo ospita anche l’Istituto superiore di educazione fisica che, nel 2008, è divenuto l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”.

Accademia di Musica
Nel Palazzo delle Terme si trova anche l’ex Accademia di Musica, oggi sede dell’ISEF e dell’auditorium della RAI. l’auditorium è stato inizialmente adibito a sala da concerti, come sede dell’Orchestra Sinfonica di Roma della RAI e, solo dalla seconda metà degli Anni Novanta, viene utilizzato per la realizzazione di trasmissioni televisive della TV di Stato, tra cui “Ballando con le stelle“.
Accademia di scherma al Foro Italico
Del complesso fa parte anche l’Accademia di scherma al Foro Italico, anche conosciuta come Casa delle armi. Progettata dall’architetto Luigi Moretti nel 1934 come Casa del Balilla sperimentale e completato nel 1936, fu assegnata alla disciplina della scherma, assumendo la denominazione di Casa delle armi e poi di Accademia della scherma. Nel 1981, venne adattata ad aula bunker del Tribunale di Roma, altra denominazione con cui è conosciuto questo edificio. Le decorazioni esterne, come in grande mosaico, furono affidate ad Angelo Canevari.
Stadio Olimpico del Nuoto
Del grandioso complesso del Foro Italico fa parte il Polo Natatorio del Foro Italico, che include lo Stadio Olimpico del Nuoto, costruito per le Olimpiadi del 1960 su progetto di Enrico Del Debbio e Annibale Vitellozzi.
Stadio dei Marmi
Da vedere all’interno del Foro Italico è sicuramente il mitico Stadio dei Marmi, di ispirazione ellenica e circondato da 60 statue di marmo bianco di Carrara disposte a corona donate da diverse province italiane, tutte a tema sportivo. Oltre alle 60 statue, vennero aggiunte quattro statue di bronzo. Degne di uno stadio dell’antica Grecia, sono opera di Aroldo Bellini. Due sono poste ai lati della tribuna d’onore e rappresentano due coppie di atleti impegnati nella lotta libera e nella lotta greco-romana. Altre due sono poste in due nicchie alla base della rampa d’accesso alla pista dello stadio e rappresentano un atleta con il giavellotto e un giovane arciere. All’ingresso, c’è un mosaico con l’immagine di otto figure di atletica leggera, ideate dal celebre pittore futurista Angelo Canevari.
Stadio del Tennis
Tra il viale delle Olimpiadi e il viale dei Gladiatori si trovano lo Stadio del Tennis di Roma, meglio conosciuto come Campo Centrale, inaugurato nel 2010, il Next Gen Arena, lo Stadio Nicola Pietrangeli, ex Stadio Pallacorda, realizzato tra il 1931 e ’33, intitolato al campione di tennis dal 2006, e undici campi da tennis secondari. Oggi, il parco sportivo offre la possibilità di fruire di 14 campi da tennis in terra rossa, un campo da padel, una palestra, una piscina scoperta con tanto di sdraio, ombrelloni e lettini, area benessere e ristorante/bar.
Walk of fame
L’ultima aggiunta è stata fatta nel 2015 sul viale delle Olimpiadi quando è stato inaugurato il percorso “Le Leggende dello Sport Italiano – Walk of fame”, con oltre cento targhe dedicate ai nomi di ex atleti che hanno fatto la storia dello sport italiano.
Come arrivare al Foro Italico
Si può raggiugere il Foro Italico con la Metro A (direzione Battistini) scendendo alla fermata Flaminio e seguendo le indicazioni oppure con il trenino prendendolo in direzione Roma Nord e scendendo alla fermata Campi Sportivi o ancora con l’autobus 168, la fermata è a Largo Maresciallo Diaz/De Bosis. Questo autobus parte dal capolinea della stazione Tiburtina e arriva fino a Largo Maresciallo Diaz. In auto, si deve prendere il Grande Raccordo Anulare in direzione Flaminia e svoltare all’uscita n° 6 (Flaminia). Da lì seguire le indicazioni per lo stadio (Foro Italico).