Flash news: verso una nuova tutela contro il sovraindebitamento, la proposta Tajani
Nel contesto economico e sociale attuale, il sovraindebitamento rappresenta una minaccia concreta alla stabilità finanziaria di famiglie, piccoli imprenditori, lavoratori autonomi e professionisti italiani. È proprio per questo motivo che, in data 6 maggio 2025, è stata ufficialmente assegnata alla Commissione Giustizia, per l’esame in prima lettura, la proposta di legge n. S. 1434, presentata […] L'articolo Flash news: verso una nuova tutela contro il sovraindebitamento, la proposta Tajani proviene da Iusletter.

Nel contesto economico e sociale attuale, il sovraindebitamento rappresenta una minaccia concreta alla stabilità finanziaria di famiglie, piccoli imprenditori, lavoratori autonomi e professionisti italiani. È proprio per questo motivo che, in data 6 maggio 2025, è stata ufficialmente assegnata alla Commissione Giustizia, per l’esame in prima lettura, la proposta di legge n. S. 1434, presentata il 31 marzo 2025 dalla senatrice Cristina Tajani (PD, Commissione Finanze), recante “Norme sulla tutela anticipatoria della crisi da sovraindebitamento”.
Il provvedimento, articolato in 13 articoli, si propone di fronteggiare questa crescente emergenza attraverso l’istituzione di un sistema strutturato e innovativo per la prevenzione e la gestione della crisi da sovraindebitamento, rivolto a soggetti non fallibili, spesso esclusi dalle ordinarie procedure concorsuali.
La proposta nasce dalla consapevolezza dell’inefficacia, o quantomeno dell’insufficienza, degli strumenti normativi attualmente disponibili per coloro che, pur non soggetti al fallimento, si trovano in una condizione di grave squilibrio economico.
L’obiettivo, dichiarato già all’articolo 1, è quello di tutelare tali soggetti dalle gravi conseguenze patrimoniali connesse al sovraindebitamento, puntando sulla prevenzione tramite due strumenti principali: la consulenza professionale sul debito e la valutazione preventiva della capacità di rimborso.
Elemento centrale della proposta, e tra i più innovativi, è l’introduzione della piattaforma digitale “Debito sostenibile”, gestita dalla Banca d’Italia (art. 3). Questo strumento permetterà ai cittadini di monitorare la propria esposizione debitoria, effettuare un test di sostenibilità finanziaria e ottenere un rating certificato. Tale rating diventerà un requisito per l’accesso a nuovi finanziamenti e potrà essere utilizzato anche dai creditori per valutare l’affidabilità del richiedente, promuovendo così una cultura del credito più responsabile.
Un altro pilastro fondamentale è rappresentato dall’istituzione di servizi di consulenza del debito (art. 4), professionali, indipendenti, gratuiti e universali. Tali servizi saranno erogati dagli organismi di consulenza costituiti all’interno degli attuali organismi di composizione della crisi (come previsto dagli articoli 5 e 6) e finanziati tramite fondi pubblici, nonché contributi dei principali creditori – tra cui banche, società finanziarie e operatori del settore gioco.
Gli organismi potranno inoltre avvalersi della collaborazione del Terzo Settore, mediante convenzioni biennali, per offrire un supporto tecnico, giuridico e psicologico alle persone sovraindebitate.
Di particolare rilievo è l’articolo 7, che istituisce presso il Ministero della Giustizia un Fondo per la tutela anticipatoria, con una dotazione di 200 milioni di euro annui. A questo si affianca il “Fondo Salva Casa”, con una dotazione di 50 milioni di euro annui, destinato a tutelare l’abitazione principale. In presenza di inadempienze su almeno tre rate e del rischio concreto di perdere l’unico immobile di proprietà, il debitore potrà richiedere la ristrutturazione dei debiti garantiti da ipoteca, al fine di evitare la perdita della casa familiare.
La proposta prevede anche strumenti concreti volti a favorire l’educazione e la responsabilità finanziaria, come l’istituzione del bilancio familiare digitale, integrato nell’App IO (art. 10), e l’obbligo di consulenza nei casi di richieste di nuovo credito ad alto rischio o in presenza di inadempienze pregresse. L’intento è quello di promuovere una maggiore consapevolezza economica individuale e familiare.
In definitiva, trattandosi di una proposta di legge, le tempistiche di esame restano incerte e dipenderanno dagli equilibri politici e dagli accordi in sede di Ufficio di Presidenza. Tuttavia, la presentazione e l’avvio dell’iter parlamentare rappresentano già un passo significativo verso una nuova cultura della prevenzione del sovraindebitamento, all’insegna della giustizia sociale, del sostegno alla cittadinanza più a rischio e della salvaguardia alla coerenza economica del Paese.
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