Firenze, arriva al cinema la storia di Flora Monti. La più giovane staffetta partigiana

Il 24 aprile allo Spazio Alfieri sarà proiettato ‘Flora’

Apr 23, 2025 - 11:39
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Firenze, arriva al cinema la storia di Flora Monti. La più giovane staffetta partigiana

Firenze, 23 aprile 2025 – Il 24 aprile, alle ore 19.30, allo Spazio Alfieri, la storia di Flora Monti, staffetta partigiana a 12 anni. La regista Martina De Polo mescola realtà e finzione, nel racconto della donna, che rievoca il momento in cui decise di collaborare con la Resistenza, la reazione dei genitori, la paura e il coraggio nell’affrontare le “missioni” che le venivano assegnate Il docufilm Flora di Martina De Polo è il racconto in prima persona di Flora Monti, una tra le più giovani staffette partigiane della Resistenza, che a soli 12 anni decide di schierarsi contro il nazifascismo e consegnare segretamente messaggi alle varie cellule della Resistenza nella zona dell’Appennino tosco-emiliano. Nel 1944 gli americani la salvano insieme alla sua famiglia e ha così inizio un viaggio che li porterà in quello che allora era il più grande campo profughi d’Italia: Cinecittà. Flora si avvale di un importante contributo musicale: la canzone Staffette in bicicletta di Vinicio Capossela (feat. Mara Redeghieri), donata dall’artista, cantautore, poeta, scrittore e intrattenitore, che con questo testo ha voluto celebrare il ruolo fondamentale delle donne nella Liberazione. Il film, prodotto da Combo con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e il supporto di Unicef, è proiettato in occasione dell'80° anniversario della Liberazione. Flora Monti è stata una delle più giovani staffette della Resistenza italiana; ora ha 94 anni e vive a Bologna. Il film parla di lei, partigiana bambina nell’Appennino tosco-emiliano e del viaggio che ha affrontato nel 1944 per arrivare a quello che all’epoca era diventato il più grande campo profughi d’Italia: Cinecittà, dove Flora ha vissuto per sette mesi. Flora fa parte di una famiglia di antifascisti e i nazisti stanno dando una caccia disperata a chiunque aiuti la Resistenza o ne faccia parte. La sua casa viene bombardata e la famiglia Monti fugge e si unisce con altri profughi alla carovana organizzata dai soldati americani che li condurrà a Roma passando da Firenze.