Attivista e imprenditrice della provincia di La Spezia arrestata in Guinea Bissau
Valentina Cirelli sarebbe accusata di aver preso parte a delle manifestazioni con atti vandalici ai danni di una società cinese, titolare di una concessione per lo sfruttamento del suolo per l'estrazione di minerali

Guinea Bisssau, 24 aprile 2025 – Una cittadina italiana, Valentina Cirelli, originaria della provincia di La Spezia (attivista e imprenditrice lericina di 47 anni – originaria di San Terenzo, padre italiano e madre della Guinea Bissau) è stata messa in stato di fermo in Guinea Bissau lo scorso 19 aprile nella zona di Ingorè al confine con il Senegal. Sarebbe accusata di aver preso parte a delle manifestazioni con atti vandalici ai danni di una società cinese, titolare di una concessione per lo sfruttamento del suolo per l'estrazione di minerali. La connazionale, di nazionalità anche guineense, possiede nella zona un piccolo hotel, insieme al padre.
«Stiamo seguendo il caso», ha fatto sapere il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il titolare della Farnesina in particolare ha spiegato che «il nostro corrispondente consolare a Bissau l'ha incontrata in carcere e l'ambasciatrice a Dakar, che è competente per la Guinea, l'ha sentita al telefono».
Tajani ha assicurato che «faremo pressioni perché venga liberata al più presto in attesa della definizione del suo caso. Chiediamo che vengano garantiti i suoi diritti e le condizioni di detenzione, continueremo a seguire il caso come facciamo con tutti i cittadini italiani all'estero». Cirielli, a quanto si apprende da fonti diplomatiche, ha ricevuto visite quasi quotidiane da parte del corrispondente consolare a Bissau ed ha parlato al telefono con l'ambasciatrice d'Italia a Dakar, riferendo di trovarsi in buone condizioni di salute. L'avvocato avrebbe chiesto la liberazione della connazionale in attesa che venga definita la sua posizione.