Firenze, al via la mostra 'Poesia e Salvezza' per dare voce e un aiuto ai carcerati

L’arte di Gessica La Pira fino al 4 maggio nel Chiostro Grande della Santissima Annunziata. Le opere in vendita per sostenere progetti di reinserimento sociale

Apr 24, 2025 - 13:20
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Firenze, al via la mostra 'Poesia e Salvezza' per dare voce e un aiuto ai carcerati

Firenze, 24 aprile 2025 - Opere d’arte per combattere il pregiudizio che circonda chi è carcerato e per finanziare progetti di reinserimento dei detenuti. Questi gli scopi della mostra “Poesia e salvezza” dell’artista siciliana Gessica La Pira in mostra da oggi nel Chiostro grande della basilica della Santissima Annunziata a Firenze. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente fino al 4 maggio. Le opere saranno in vendita e il ricavato sarà destinato a progetti di reinserimento per detenuti ed ex detenuti delle carceri fiorentine di Sollicciano e Gozzini. La mostra, curata da Francesca Roberti e ideata dalla criminologa Giovanna Ottavi, è composta da 45 opere realizzate con tecnica mista su tela, dove dominano la luce e il colore bianco, simbolo di una dimensione sacrale legata al principio della vita e al femminile. Il percorso espositivo affronta il tema della perdita di identità culturale nella società contemporanea, attraverso un linguaggio introspettivo e simbolico. “L’intento è quello di sensibilizzare il pubblico verso una direzione che vede l’arte come necessità dello spirito, responsabilità - commenta La Pira - . Educare alla bellezza vuol dire educare alla speranza. L’essere umano, la nostra identità, la cultura devono essere considerate bussole necessarie per continuare nel cammino di uno stato sociale che non deve arrendersi, che deve mantenere una distanza tra ‘mondo reale’ e ‘mondo digitale’, che deve includere ogni forma, non smarrire la singolarità che caratterizza ogni vita umana e deve essere rivolto all’umanità intera”. “Collaboro con il centro diurno Attavante e l’associazione C.I.A.O., che operano negli istituti penitenziari fiorentini offrendo supporto a detenuti, ex detenuti e alle loro famiglie, in collaborazione con gli operatori - aggiunge la criminologa Ottavi -. È importante che chi visiterà la mostra superi paure e pregiudizi verso chi ha vissuto in carcere. Ogni detenuto ha una sua storia e, una volta scontata la pena, merita di essere trattato come una persona, con il diritto di reintegrarsi nella società”..Il progetto è patrocinato dal Comune di Firenze, dalla Regione Toscana e dal Consiglio Regionale della Toscana. La mostra rimarrà esposta fino al 2 maggio compreso. Ingresso gratuito. Orari: tutti i giorni 10.30/13- 14/18.