Ferrari quinta forza, è tutto sbagliato: analisi qualifiche GP Miami 2025
In una Miami incerta, la Ferrari torna subito in pista per le qualifiche del GP di F1. Ieri, Kimi Antonelli ha ottenuto una fantastica pole position per la Sprint di oggi, poi vanificata dalla manovra al limite di Piastri. Norris si è portato a casa la mini gara del sabato grazie a una Safety Car […]

In una Miami incerta, la Ferrari torna subito in pista per le qualifiche del GP di F1. Ieri, Kimi Antonelli ha ottenuto una fantastica pole position per la Sprint di oggi, poi vanificata dalla manovra al limite di Piastri. Norris si è portato a casa la mini gara del sabato grazie a una Safety Car benevola, mettendo sotto scacco proprio il compagno di squadra. Terza posizione per Hamilton, bravo nel passare alle slick nel momento migliore possibile.
Il dovere di riscattarsi
Sabato da dimenticare fino a questo momento per Leclerc: il monegasco è andato a sbattere con la sua Ferrari nel giro di schieramento in griglia di partenza, montando gomme intermedie su pista evidentemente allagata e da full wet. Per lui anche una reprimenda per aver continuato anche con la macchina danneggiata. La speranza è che l’incidente non gli abbia compromesso le qualifiche di oggi e il resto del weekend.
È il momento di iniziare il primo stint della qualifica di F1: Hamilton lascia i box montando gomme Soft già usate, mentre la vettura numero 16 resta ancora in garage per i controlli finali dopo le riparazioni. Leclerc è pronto in attesa di salire in macchina. Scatta il semaforo verde e la sessione prende il via: dall’ingegneria arrivano a Lewis le consuete istruzioni su gestione gomme, bilanciamento e freni per ottimizzare il giro.
Circa sessanta secondi dopo anche Charles si avvia in pista, anch’egli con le Pirelli a banda rossa. Hamilton si lancia per primo ma già alla curva 1 fatica a chiudere la traiettoria, segno di una persistente mancanza di rotazione. Leclerc invece affronta il giro con maggiore cautela, concentrandosi sul feeling con la monoposto.
Per il tentativo successivo entrambi monteranno Soft nuove, accompagnate da un aggiustamento all’ala anteriore di +2 click. Bozzi comunica che Charles ha perso un decimo in frenata alla 1 e tre decimi per l’errore alla 11; a Hamilton viene suggerito di attivare nel settore centrale il “toglier pre” posizionato sul lato destro del volante per migliorare la stabilità.
Q1, passaggio col brivido
Hamilton inizia il giro con il piede sbagliato: già mentre accelera verso la linea del traguardo deve correggere la traiettoria per tenere in pista la macchina. Il resto del giro procede senza grossi errori, ma all’ultima curva commette un bloccaggio e va lungo, compromettendo il tempo.
Leclerc si comporta meglio, anche se non riesce a mettere insieme un giro davvero competitivo. Con Lewis si valuta via radio la possibilità di montare un set di gomme fresche per un nuovo tentativo; il britannico accetta e rientra ai box, mentre Charles si concentra su un giro di raffreddamento per prepararsi a rilanciarsi.
Dal comportamento della vettura si nota un retrotreno instabile, confermato dallo stesso Leclerc che segnala un forte sovrasterzo in uscita curva. L’analisi dei dati mostra che il monegasco ha lasciato circa mezzo decimo per strada tra curva 1, 7, 8 e 12. Si arriva così all’ultimo tentativo per entrambi, con l’obiettivo di migliorare due tempi fin qui modesti.
Charles blocca al posteriore in ingresso di curva 1 e fatica nel tratto guidato, dove la macchina appare poco agile e ancora sbilanciata al posteriore. Hamilton invece aumenta la potenza della power unit e riesce a passare il taglio, ma non senza difficoltà. Hulkenberg, Alonso, Gasly, Stroll e Bearman salutano la compagnia e sono esclusi.
Q2, Hamilton torna sulla terra
Al via la Q2: Hamilton resta con gomme usate, Charles monta pneumatici nuovi. Resta però il nodo del warm-up, un limite evidente soprattutto nel primo settore, dove in Q1 Leclerc aveva accusato un ritardo di ben quattro decimi rispetto al crono di Verstappen. Un divario difficile da colmare, ma per fortuna arrivano due giri migliori che permettono di limare il gap.
Nonostante non siano giri perfetti, la monoposto mostra segnali di crescita: la tenuta appare più solida e nelle curve lente si percepisce una maggiore agilità. Leclerc, inoltre, beneficia di una preziosa scia nel terzo settore che gli consente di guadagnare qualche decimo. Bozzi si congratula via radio, sottolineando come finalmente, alla curva 11, Charles sia riuscito a tracciare una linea più pulita ed efficace. Settima e ottava posizione, ma un divario di pochi centesimi tra i due rossi.
Si arriva all’ultimo tentativo, con entrambi i piloti equipaggiati con un set fresco di gomme Soft. L’attenzione si concentra sull’attivazione degli pneumatici, uno dei punti critici di questa qualifica. La posizione in pista è favorevole e il giro sembra preparato al meglio, ma le cose non vanno come previsto: Hamilton sbaglia alla curva 11 e 17 ed è eliminato (dodicesimo), mentre Leclerc riesce a qualificarsi pur faticando molto nel tratto tra curva 11 e 12. Fuori anche Hadjar, Bortoleto, Doohan e Lawson.
Q3, Charles da il massimo, la SF-25 il minimo…
Leclerc chiamato a compiere un’impresa per scalare la classifica il più possibile con l’unica Ferrari rimasta. La monoposto si conferma difficile da interpretare, con un bilanciamento tutt’altro che ottimale. I problemi restano invariati: una finestra di assetto troppo stretta che non consente un equilibrio efficace e una gestione delle gomme che non permette di sfruttarle al massimo. Charles monta un set nuovo di Soft e si prepara al giro decisivo.
Il pilota monegasco si lancia ma commette ancora piccole imprecisioni nelle prime curve. Alla 11 arriva un po’ lungo, alla 12 deve correggere la traiettoria a metà curva, nel tratto più stretto la vettura fatica a sterzare e alla 17 blocca le gomme finendo largo con una vistosa fumata. Poco dopo apre la radio e comunica semplicemente “box”. La vettura resta un enigma.
L’ultimo passaggio con le gomme usate non è affatto male. E la cosa assurda è che Leclerc so trova decisamente piacere a suo agio con le mescole usate. In radio arriva lo sfogo nel giro di rientro. Il monegasco di dispera e sottolinea il fatto che la sua prestazione è stata super. E in effetti è cosi… è la vettura che oggi non valeva nulla in qualifica. Avere due Williams davanti lo testimonia alla perfezione…
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari