Ferrari, Leclerc penalizzato dal grip meccanico della SF-25

Ferrari è ancora una volta in difficolta. 5° round della F1 che non lascia scampo al Cavallino Rampante, ancora una volta deludente in una pista difficile ma con meno compromessi rispetto al Bahrain. E cosi siamo ancora una volta a commentare il medesimo risultato: seconda e quarta fila, dove la Rossa oramai è abbonata. Il […]

Apr 20, 2025 - 09:52
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Ferrari, Leclerc penalizzato dal grip meccanico della SF-25

Ferrari è ancora una volta in difficolta. 5° round della F1 che non lascia scampo al Cavallino Rampante, ancora una volta deludente in una pista difficile ma con meno compromessi rispetto al Bahrain. E cosi siamo ancora una volta a commentare il medesimo risultato: seconda e quarta fila, dove la Rossa oramai è abbonata. Il fondo? non ha fatto la differenza attesa dopo il debutto di Sakhir.

I problemi nel primo settore della Rossa

Analizziamo il confronto telemetrico tra il giro del poleman Max Verstappen e quello di Charles Leclerc (P4 a +0.376s). Non è stata una bella Ferrari come ci si poteva aspettare, specialmente sino al termine della Q2, con entrambi i piloti che hanno incontrato grosse difficoltà nel primo settore, non riuscendo ad attivare correttamente gli pneumatici nella finestra ottimale di utilizzo, in particolare sull’anteriore.

E questo, su un tracciato come Jeddah, rappresenta un problema enorme. Come già evidenziato ieri nell’analisi delle Fp2, le caratteristiche del circuito cittadino saudita – altissime velocità, curve ravvicinate, muretti a un soffio – richiedono un anteriore chirurgico, capace di garantire cambi di direzione secchi, rapidi e ripetuti. Si deve pertanto irrigidire l’avantreno e sacrificare inevitabilmente una parte del grip nelle curve lente.

Ferrari F1 Leclerc
Confronto telemetria preliminare: Max Verstappen (Red Bull) vs Charles Leclerc (Ferrari) durante le Fp2 del Gp dell’Arabia Saudita

E infatti, come si può apprezzare dalla telemetria, è proprio qui che la Rossa accusa il colpo. Se nelle sezioni veloci la SF-25 appare molto buona, nel tratto a più bassa velocità – situato proprio nel primo settore – l’auto fatica ad accendere gli pneumatici e a ruotare come dovrebbe. È proprio tra curva 1 e 2 che Charles Leclerc perde ben 0.265s dalla Red Bull super Max Verstappen. Il motivo è duplice ed è presto spiegato:

un ingresso curva condizionato dal sottosterzo, che costringe Charles a meno velocità in percorrenza; una linea meno aggressiva rispetto all’olandese, che taglia di più il primo cordolo, percorre meno strada e si ritrova meglio posizionato per il cambio di direzione. Bozzi ha sottolineato più volte quanto questa sezione fosse problematica. Anche in curva 4 si confermano le criticità della SF-25: Leclerc percorre la curva con 6 km/h in meno.

Ferrari F1 Leclerc
Charles Leclerc (Ferrari) illumina la qualifica dell’Arabia Saudita a bordo della SF-25

Deve esitare sul gas per non perdere il posteriore. Nel tratto successivo, tra curva 5 e 12, la numero 16 si mostra abbastanza stabile al posteriore, e Charles affronta i cambi di direzione con decisione e fluidità. Ma anche qui, la Red Bull ha qualcosa in più: riesce a generare ancora più carico alle altissime velocità, consentendo a Verstappen di tenere giù il gas più a lungo, mentre Leclerc è costretto ad alzare il piede di un buon 20-30%.

La Rossa è buona nel resto dei settori di Jeddah

Alla fine del primo settore, il distacco tra la Rossa di Charles e la RB21 di Max è pari a 0.350s, praticamente identico a quello finale sul traguardo. Questo conferma le difficoltà della monoposto italiana nel tratto lento e la competitività, invece, nei due terzi di pista a più alta velocità dove l’auto del monegasco non sfigura affatto nel confronto con la vettura di Milton Keynes.

Ferrari F1 Leclerc
Confronto telemetria: Max Verstappen (Red Bull) vs Charles Leclerc (Ferrari) durante le Fp2 del Gp dell’Arabia Saudita

Arrivati alla curva 13, nel tornante sopraelevato, Leclerc spinge parecchio e riesce a portare addirittura 10 km/h in più, in ingresso, per poi andare prima con il piede sull’acceleratore, con la vettura ancora in fase di appoggio. Alla 16, invece, subisce un piccolo snap al posteriore che lo costringe a toccare appena il freno e ad alzare leggermente il piede in uscita, ma senza un impatto significativo sul cronometro.

Nel prosieguo del giro, i valori della top speed sono pressoché identici, a conferma che nella gara odierna, per superare servirà essere nettamente più veloci in uscita dalle curve chiave, più che contare sulla sola velocità di punta. Va pure detto che la zona dove si potrà utilizzare l’ala mobile e le scie potranno senza dubbio contribuire ai sorpassi, perché a Jeddah, solitamente, queste manovre fanno presenza.

Il confronto tra gli alfieri della Rossa

In Q3, Charles ha dato il massimo con il pacchetto a disposizione, che a livello meccanico non garantisce la prestazione ottimale nei tratti più lenti. Il confronto con Hamilton rende ancora più evidente la difficoltà riscontrate nel tratto più lento (1-2), dove l’inglese è costretto a frenare molti metri prima per ruotare meglio e, nonostante ciò, incontra comunque problemi.

Ferrari F1 Leclerc
Confronto telemetria tra i piloti Ferrari: Charles Leclerc vs Lewis Hamilton durante le Fp2 del Gp dell’Arabia Saudita

Nel resto del giro si nota la mancanza di fiducia di Lewis: perde da mezzo decimo a un decimo e mezzo in ogni curva veloce e cambio di direzione rispetto al monegasco, portando molta meno velocità in percorrenza: -7, -17, -13, -4 km/h nei tratti più rapidi. Il bilancio in qualifica è impietoso: 5-1 a favore del monegasco. Il 7 volte campione del mondo di F1 ha ancora molto lavoro da fare per arrivare al livello del compagno sul giro secco.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Marco Iurlandino 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv