F1 GP Arabia Saudita | Pirelli, attenzione all’ipotesi doppia sosta per la gara a Jeddah
F1 GP Arabia Saudita Pirelli – Max Verstappen continua a dettare il ritmo anche in Arabia Saudita. Dopo la pole

F1 GP Arabia Saudita Pirelli – Max Verstappen continua a dettare il ritmo anche in Arabia Saudita. Dopo la pole conquistata a Suzuka, il campione in carica si ripete a Jeddah, battendo per appena dieci millesimi Oscar Piastri, autore di un’ottima prestazione con la McLaren. Il crono di 1’27”294 ha garantito al pilota olandese il miglior tempo davanti all’australiano (1’27”304), mentre George Russell ha chiuso al terzo posto con 1’27”407. Quarta posizione per Charles Leclerc, primo tra le Ferrari, che ha fermato il cronometro sull’1’27”670. Sulla pista saudita, la Red Bull si conferma una certezza in qualifica: fatta eccezione per il 2021, quando fu Lewis Hamilton a partire davanti, la pole è sempre finita nelle mani del team austriaco.
Libere 3: prove su Soft, tranne rare eccezioni
Al termine della sessione, Anthony Anderson, volto noto della televisione statunitense e protagonista della serie “Black-ish”, ha consegnato a Verstappen il Pirelli Pole Position Award. Attore e produttore, Anderson è apparso in produzioni come “Scream”, “Transformers” e “Law & Order”, e di recente ha recitato nel film “G20” al fianco di Viola Davis.
Durante l’ultima sessione di libere, la mescola C5 è stata quella più utilizzata. Tutti i team hanno evitato la gomma dura, con l’eccezione di Aston Martin e Racing Bulls, che l’hanno montata per un singolo giro di installazione. Fernando Alonso e Lance Stroll, inoltre, hanno percorso un giro con le Medium sempre a scopo di verifica. Unica variante al programma standard è stata Gabriel Bortoleto, che ha usato un set di C4 per prendere confidenza con la pista dopo lo stop forzato in FP2.
Strategie: occhi puntati sulla C3
Mario Isola, responsabile Motorsport di Pirelli, ha tracciato il quadro in vista della gara: “È stata una qualifica emozionante, con la pole che negli ultimi minuti è cambiata di mano più volte. Ancora una volta abbiamo quattro piloti di quattro team diversi nelle prime due file, segno dell’equilibrio in questa stagione. La C5 si è rivelata efficace anche nel secondo tentativo del giro lanciato.”
Sul fronte strategico, il punto di riferimento resta la C3, considerata la mescola più competitiva in condizioni di gara. Secondo Pirelli, la strategia ideale prevede una singola sosta, con combinazione Medium-Hard e pit-stop previsto tra il 14° e il 20° giro. La maggior parte dei team ha conservato due set di Hard per avere più opzioni: “Ci sono due motivi per questa scelta – ha spiegato Isola – coprirsi da eventuali neutralizzazioni, molto probabili su questo tracciato, e avere margine nel caso l’usura degli pneumatici dovesse aumentare oltre le attese.”
Non si esclude la possibilità di una doppia sosta, con un tempo totale di gara solo marginalmente più alto. In quel caso, la combinazione suggerita resta C3-C4, mentre la C5 potrebbe diventare utile nel finale, soprattutto in caso di ingresso della safety car o per chi volesse sfruttare l’extra grip nelle fasi iniziali.