Eolico offshore e porti, un progetto anche per la Sardegna

In attesa che le istituzioni nazionali e locali comincino a sciogliere l’intricata matassa delle aree idonee in Sardegna, nel mondo imprenditoriale c’è chi non ha perso la speranza che l’isola possa essere ancora associata alla filiera delle rinnovabili, componentistica inclusa. Si tratta della Oristano Cap che il 7 agosto ha presentato all’Autorità di Sistema portuale […] The post Eolico offshore e porti, un progetto anche per la Sardegna first appeared on QualEnergia.it.

Apr 22, 2025 - 10:19
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Eolico offshore e porti, un progetto anche per la Sardegna

In attesa che le istituzioni nazionali e locali comincino a sciogliere l’intricata matassa delle aree idonee in Sardegna, nel mondo imprenditoriale c’è chi non ha perso la speranza che l’isola possa essere ancora associata alla filiera delle rinnovabili, componentistica inclusa.

Si tratta della Oristano Cap che il 7 agosto ha presentato all’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna un’istanza per il rilascio di concessione demaniale marittima, concernente un’area di 21.057 mq nel porto industriale di Oristano.

L’obiettivo è realizzare “una banchina funzionale al centro di fabbricazione e assemblaggio, destinato alla costruzione di strutture di fondazione galleggianti per parchi eolici offshore, da realizzare nelle aree private retrostanti”.

L’eventuale area portuale concessa, dunque, avrà un ruolo logistico per uno stabilimento da realizzare in zone attigue, per un investimento complessivo di circa 300 milioni di euro.

Il 18 aprile l’Autorità ha pubblicato un avviso (disponibile in basso) concedendo trenta giorni per l’invio di eventuali segnalazioni, opposizioni o istanze concorrenti per l’aggiudicazione della medesima area portuale.

In questo caso va precisato che non si tratta di un progetto rientrante nell’iniziativa “Porti eolici”, attuativa del decreto Energia 181/2023, per la quale un decreto Mase ha già individuato prioritariamente gli scali di Augusta, Taranto, Brindisi e Civitavecchia.

Oristano potrebbe essere così una nuova realtà nazionale che si affaccia su questa filiera, che vede proprio nei porti un tassello fondamentale.

A tal proposito, si ricorda, è stata recentemente pubblicata una riflessione dello sviluppare BlueFloat, secondo il quale “le capacità dei porti influenzano direttamente la fattibilità, il costo e la scalabilità dei progetti eolici galleggianti”.

Negli ultimi anni, ad esempio, “abbiamo assistito a un significativo passaggio da un modello ‘hub one-stop’ a una ‘strategia multi-porto’. Questo approccio consente la distribuzione delle attività su diversi porti specializzati, riducendo al minimo i colli di bottiglia e offrendo flessibilità operativa”.

Questo anche perché i porti possono avere caratteristiche differenti, come “accesso in acque profonde, capacità di sollevamento pesante o ampie aree di deposito. Questa strategia non solo migliora l’efficienza logistica, ma aiuta anche a stimolare lo sviluppo economico locale”.

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