Ferrari, con la pioggia tornano a galla le strategie di Iñaki Rueda
Sappiamo che il presidente della Ferrari di F1 ama assaissimo la moda. Poi ognuno potrà valutare, a seconda del proprio gusto estetico, il gusto estetico di John Elkann. La moda è come l’Arte o la Storia. Tutti ne parlano, pochi la conoscono. D’altronde, nel caso si pensasse che John sia talvolta un pelo eccentrico, in […]

Sappiamo che il presidente della Ferrari di F1 ama assaissimo la moda. Poi ognuno potrà valutare, a seconda del proprio gusto estetico, il gusto estetico di John Elkann. La moda è come l’Arte o la Storia. Tutti ne parlano, pochi la conoscono. D’altronde, nel caso si pensasse che John sia talvolta un pelo eccentrico, in questo accomunato a Sir Lewis Hamilton che sa vestirsi davvero bene ma talvolta gli scappa la frizione, Elkann potrebbe tranquillamente replicare che può permettersi, lui, di essere anche eccentrico, originale, e via discorrendo.
Questo preambolo per dire che la disperante prestazione Ferrari di ieri, dopo le tante panzane che sono girate nel meraviglioso mondo della rete (e non solo), sul perché d’improvviso sabato, e poi tragicamente domenica sia naufragata la SF-25, mi ha fatto riportato alla memoria un vecchio film del 1985, targato Carlo Vanzina, un thriller, dal titolo “Sotto il vestito niente” che ruotava attorno al mondo della cosiddetta “Milano da bere” degli anni ottanta e che era centrato sul mondo della moda.
Ferrari non può essere quello che abbiamo visto
Tra l’altro, cosa curiosa, il film non andò malaccio nelle sale cinematografiche, fu ovviamente stroncato dalla critica e successivamente, altrettanto ovviamente, rivalutato. Così va nel curioso mondo della celluloide. Ma tornando invece alle quattro ruote e al fine settimana nella terra dei canguri, effettivamente… questa Rossa è parsa proprio scarsa. Talmente scarsa da sperare che, normalmente sia un poco più prestazionale.
Anche se alcuni paragoni che mi sono venuti in mente mi hanno agghiacciato le vertebre: SF1000, alla SF14-T, alla SF-16H, alla SF-23, che però qualche pregio lo aveva, tutto sommato. Come al solito gli uomini in rosso non ci hanno spiegato niente. Abbiamo capito qualcosa di più dai piloti, ma da Vasseur in giù tutti zitti e muti. E’ davvero questo il modo di comunicare degno di una squadra che ha in effige il cavallino rampante? A meno che siano loro i primi a non capirci nulla. E allora ciao core! Insomma ti resta proprio questo dubbio inquietante. E allora… taaac: “Sotto il vestito niente”?
McLaren, poteva andare anche peggio
McLaren. Voto: 9.
Team di F1 che sviluppa ottimamente l’ottima monoposto dello scorso anno e che meritatamente si trova ad essere davanti. Per fortuna in McLaren, almeno per ora, non sono del tutto perfetti. Quindi, Dio sia lodato, anche quando partono davanti e ciao ciao, il patatrac è sempre in agguato. In mancanza di altro, anche questo fa brodo…
Norris. Voto: 9. Idem come sopra.
Max Verstappen. Voto: indomabile.
Sono stato fra i pochi a pensare che, nelle previsioni di molti, ci si era dimenticati del fattore Max. Perché anche con una monoposto non al top, il nostro riesce quasi sempre a fare gare memorabili, ad approfittare di ogni errore degli avversari…
Leclerc. Voto: autodafè
Leclerc è come tanti di noi… cerchiamo di nascondere i nostri reali pensieri ma la postura, gli occhi, la mimica facciale ci inchiodano. Sembriamo dei libri aperti. E’ una vitaccia.
Generosamente, Charles ha cercato di focalizzare tutto sul suo errore a fine gara. Cercando di far dimenticare che la monoposto nell’arco di tutto il gran premio è stata davvero poca cosa. Non è riuscito nel suo intento…
Hamilton. Voto: mesto debutto.
Premessa. Non faccio alcun rimprovero a Luigino nostro.
Purtroppo il suo è uno dei peggiori debutti per un nuovo pilota a bordo della rossa. Ma vale quanto detto per Leclerc. Non sono certo i due piloti il problema della Ferrari.
Muretto Ferrari. Voto: RUEDA forever!
Ad un certo punto, la Ferrari ha pescato l’asso, soprattutto per la determinazione dei due piloti… e subito dopo l’ha buttato via. Male, male, male il muretto. Tra l’altro a me non aveva neanche convinto la scelta di montare le Hard al posto delle medie. Consiglio: vedete cosa fa Max e copiate. Perché la fortuna, in F1 bisogna guadagnarsela…
Le previsioni meteo e la Ferrari, un amore mai sbocciato
SF-25. Voto: mistero fitto o buffo…
La vera domanda, tanto per i tifosi quanto per gli appassionati di tecnica è: cosa non ha funzionato in questa monoposto? A cui segue un’inquietante… e se per l’ennesima volta avessero clamorosamente toppato monoposto? Brividi freddi, come potete capire…
Assetto per la pioggia. Voto: fake news
Leggetevi il nostro Arcari che vi spiega un po’ di cose sul presunto set-up estremo da bagnato. Però la cosa più curiosa e gustosa in assoluto è come taluni giornalisti e tal’altre testate cerchino sempre di difendere l’indifendibile. Non è che criticando la Rossa, con dati di fatto inoppugnabili, le si voglia meno bene eh!
Sainz. Voto: Peccato.
A mio parere in Williams è un valore aggiunto. Purtroppo la sua gara è durata un amen.
Kimi Antonelli. Voto: Si fa la storia. Sono esagerato? Non credo. Però, se sento qualcuno dargli del predestinato, metto mano al fucile. Metaforicamente parlando, s’intende…
Binotto vs Ferrari. Voto: mettetecelo voi…
P.S.: Neanche il tempo di “elaborare il lutto”, e arriva la Cina…
Cara “corte dei gufi”, cerchiamo di alzare il livello… anche se con questa Ferrari è impresa assai ardua. Com’era la mitica battuta di Frankenstein Junior? “Potrebbe andare peggio… potrebbe piovere!”
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv