Federico Cinà si arrende con onore a Grigor Dimitrov nel secondo turno a Miami
Federico Cinà (wild card) si ferma al cospetto di Grigor Dimitrov (n.15 del mondo) nel secondo turno del Masters1000 di Miami (USA). L’avventura del 17enne siciliano si chiude al cospetto del finalista dell’edizione 2024, vittorioso col punteggio di 6-1 6-4 in 1 ora e 9 minuti di partita. Come era prevedibile, si è notata la […]

Federico Cinà (wild card) si ferma al cospetto di Grigor Dimitrov (n.15 del mondo) nel secondo turno del Masters1000 di Miami (USA). L’avventura del 17enne siciliano si chiude al cospetto del finalista dell’edizione 2024, vittorioso col punteggio di 6-1 6-4 in 1 ora e 9 minuti di partita. Come era prevedibile, si è notata la differenza di livello e soprattutto di continuità di gioco tra i due tennisti, con Cinà che ha fatto vedere vincenti di pregevole fattura, ma non con la dovuta consistenza specialmente per un rendimento al servizio deficitario. Prosegue, quindi, il cammino di Dimitrov che se la vedrà contro il vincente della sfida tra l’australiano Nick Kyrgios e il russo Karen Khachanov (n.22 del seeding).
Nel primo set Cinà parte col piglio giusto, sfoderando alcune risposte molto incisive e costringendo Dimitrov a cancellare due palle break. Nel gioco successivo, però, il classe 2007 del Bel Paese evidenzia le proprie criticità alla battuta ed è il bulgaro a piazzare il break. La gestione del n.15 ATP è senza macchia, scegliendo con grande intelligenza di variare il ritmo dello scambio con l’uso del rovescio in back. Nel sesto game c’è il secondo break della frazione in favore di Dimitrov, che archivia nel successivo la pratica sul 6-1.
Nel secondo set “Pallino” getta il cuore oltre l’ostacolo, non volendo limitarsi al ruolo di sparring-partner del suo più titolato avversario. Federico cancella due palle break nel terzo game e prova a impensierire maggiormente in risposta il bulgaro, che però con prime di servizio piuttosto robuste tiene botta. Nel settimo game, una giocata a rete imprecisa, costa il break a Cinà, che comunque rimane con la testa fino alla fine, cancellando una palla match nel nono gioco e cedendo nel decimo (6-4) .
Leggendo le statistiche, a incidere negativamente nel tennis del siciliano è stata la percentuale di quindici ottenuta con la seconda di servizio (33%) rispetto a quella del suo rivale (67%). In definitiva una partita che servirà molto al giovane tennista nostrano nel suo processo di crescita.