Fallimenti imprese in aumento: costruzioni e industria in testa
Sale l'indice dei fallimenti d'impresa in Italia, per il 35% nei settore Servizi ma la vera crisi si concentra su Industria e Costruzioni: dati Cerved.

La difficile congiuntura economica si riflette nei dati sui fallimenti delle imprese, che nel 2024 sono nuovamente in crescita dopo l’incremento già registrato nel 2023. Le industrie dei metalli e il sistema moda sono fra i settori nei quali si concentrano maggiormente i default, con percentuali rispettivamente del 48,4% e del 41,1%.
Per quanto riguarda la tipologia di imprese, soffrono in particolare le startup, con i fallimenti in aumento dal 2% del 2022 al 12% del 2024.
I dati sono contenuti nel report dell’Osservatorio procedure e liquidazioni di Cerved, che evidenzia un +17,2% delle procedure concorsuali nel 2024, che segue il +9,8% del 2023.
Fallimenti d’impresa: la fotografia aggiornata
Le chiusure si concentrano soprattutto nel Nord Ovest del Paese (30%), tra le società di capitali (82%) e nei servizi (35%). I dati incamerano l’impatto del nuovo codice della crisi d’impresa, che ha introdotto strumenti pensati per anticipare le crisi d’impresa per favorire la continuità operativa delle aziende in difficoltà. I procedimenti unitari e le misure cautelari hanno visto una vera impennata soprattutto tra le società di capitali (+170% dal 2022 al 2023).
I motivi di crisi
Le cause dell’aumento delle crisi d’impresa sono riconducibili all’aumento dei costi, soprattutto quelli dell’energia, al maggior peso degli oneri sui debiti, dopo gli aumenti del costo del denaro del biennio 2021-2022, e in generale alle molteplici difficoltà di una congiuntura economica complessa.
I settori più colpiti
L’82% circa delle procedure fallimentari riguarda società di capitali, contro il 10% delle ditte individuali e l’8,4% delle società di persone.
Il 35% dei fallimenti è concentrato nei servizi, seguiti da distribuzione (21,2%), costruzioni (18,7%), industria (12,6%). Questi ultimi due macrosettori sono però, come detto, quelli che registrano il maggior incremento nel 2024.
Particolari difficoltà si registrano poi in determinati comparti dell’industria e del Made in Italy: il settore dei metalli e della loro lavorazione è quello che registra il più alto tasso di crescita (+48,4%) seguito da sistema moda (+41,1%), elettrotecnica e informatica (+33,3%) e sistema casa (+22,9%).