F1 | Suzuka: Verstappen padrone, Norris senza fame
In F1 Max Verstappen continua a scrivere la sua personale egemonia, anche quando la sua monoposto non è più la migliore in pista. A Suzuka ha dato – ancora una volta – una lezione di guida, strategia e gestione mentale, portando a casa un’altra vittoria con una Red Bull che, in questo momento, non è […] L'articolo F1 | Suzuka: Verstappen padrone, Norris senza fame proviene da F1Sport.it.

In F1 Max Verstappen continua a scrivere la sua personale egemonia, anche quando la sua monoposto non è più la migliore in pista. A Suzuka ha dato – ancora una volta – una lezione di guida, strategia e gestione mentale, portando a casa un’altra vittoria con una Red Bull che, in questo momento, non è assolutamente la più veloce in pista.
La McLaren, che tecnicamente sembra la vettura più completa del 2025, è nelle mani di Lando Norris, ma il giovane britannico ancora una volta non è riuscito a sfruttarne il potenziale.
Non solo non ha mai messo sotto pressione Verstappen, ma si è praticamente accontentato del secondo posto. Addirittura, Oscar Piastri nella fase finale del GP sembrava averne di più.
L’unica scintilla? Un tentativo maldestro di passare Verstappen in uscita dai box che lo ha visto finire sull’erba.
Norris, prima della gara, aveva fatto intendere di poter lottare con Verstappen. Ai microfoni della F1 aveva dichiarato che avrebbe provato a fare dei sorpassi e che l’incognita del meteo avrebbe reso tutto più ”eccitante”. Ancora una volta alle parole non sono seguiti i fatti.
Sembra mancare quella fame, quella cattiveria agonistica che distingue i veri campioni. A differenza di Verstappen – e di Leclerc, suo coetaneo e rivale generazionale – Norris sembra guidare per fare bene, non per vincere a ogni costo.
Credits: Oracle Red Bull Racing via X
Parlando ai media olandesi, Verstappen è stato chiaro: “Se fossi io su quella macchina (la McLaren, ndr.), non mi vedrebbe nessuno. Sarei già a Tokyo.”
Un’affermazione forte, ma che riflette bene la realtà: Max riesce a fare la differenza anche con un mezzo meno performante. Norris, invece, resta il simbolo del pilota veloce ma incompleto.
In un’epoca in cui la macchina è fondamentale, Verstappen dimostra che il pilota può ancora essere decisivo. Norris ha tra le mani un’occasione d’oro, ma senza un cambio di mentalità, resterà un ottimo secondo.
Marika Magnano
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