F1 News – Dopo il caso dello scorso anno, come reagirà Horner in questa stagione?
F1 News – Dopo le polemiche di inizio 2024 relative a un’accusa di molestie da parte di una dipendente, il team principal della Red Bull Christian Horner è finito sotto l’occhio del ciclone, recitando per tutto l’anno il ruolo del villain a detta di numerosi addetti ai lavori. Un anno dopo, ogni speranza di lasciarsi alle spalle la vicenda si è infranta in occasione della presentazione della Formula 1 a Londra il mese scorso, quando l’inglese è stato sonoramente fischiato […] The post F1 News – Dopo il caso dello scorso anno, come reagirà Horner in questa stagione? appeared first on F1 News - Notizie Formula 1, Auto e Motorsport.

F1 News – Dopo le polemiche di inizio 2024 relative a un’accusa di molestie da parte di una dipendente, il team principal della Red Bull Christian Horner è finito sotto l’occhio del ciclone, recitando per tutto l’anno il ruolo del villain a detta di numerosi addetti ai lavori. Un anno dopo, ogni speranza di lasciarsi alle spalle la vicenda si è infranta in occasione della presentazione della Formula 1 a Londra il mese scorso, quando l’inglese è stato sonoramente fischiato dal pubblico presente.
A difesa di Horner, e anche di Verstappen, anch’egli oggetto di numerosi fischi, è intervenuta la FIA: “È stato deludente sentire la reazione tribale della folla. Max e Christian hanno dato entrambi un grande contributo allo sport che amiamo. Nella stagione che ci attende non dobbiamo perdere di vista questo aspetto”.
Ma alla vigilia dell’imminente Gran Premio di Australia, Horner continua a essere il cattivo della storia. L’ultima stagione di Drive to Survive, uscita una settimana prima delle prime prove ufficiali, tratta solo brevemente la vicenda che ha visto coinvolto il team principal. L’episodio fa notare che Horner è stato scagionato per ben due volte da ogni accusa, ma sorvola sulla lotta intestina che ha caratterizzato il destino dello stesso Horner nella lotta per il potere alla Red Bull. Questa faida interna ha portato la Red Bull infatti a perdere il terzo campionato costruttori di F1 consecutivo in favore della McLaren.
Alla fine della scorsa stagione, Associated Press ha condotto una serie di interviste con Horner in vista del nuovo campionato, in cui è emerso un Horner determinato a superare le accuse a lui rivolte e mantenere il controllo sulla squadra. Horner è stato cauto nel parlare dei dettagli, dal momento che l’ex dipendente sta ancora insistendo sulle accuse. Ha detto di essere confuso per la rapidità con cui è precipitato dai vertici dell’automobilismo mondiale, anche se ha dipinto la Red Bull stessa come una sorta di outsider rinnegato.
“Siamo una filiale di un’azienda produttrice di bevande energetiche che sta battendo la Mercedes-e non si trova a suo agio. Non siamo al soldo di nessuno. Andiamo per la nostra strada”, ha dichiarato Horner. “In questo senso siamo un po’ anticonformisti. E credo che questo sia riconosciuto anche al di fuori del paddock. Siamo la squadra più popolare. Siamo più grandi dell’Arsenal, siamo più grandi di squadre come i Dallas Cowboys. Ma all’interno del paddock è molto facile che le persone vogliano attaccarti o sminuire quello che stai facendo”.
L’inizio della scorsa stagione è stato terribile per Horner, con le accuse contro di lui che hanno scatenato voci inaudite. Sua moglie è Geri Halliwell – Ginger Spice delle Spice Girls – e una celebrità più grande di Horner. È volata alla gara d’apertura della scorsa stagione mentre i tabloid inseguivano le reazioni e ha risposto con un’affettuosa passeggiata pre-gara che tutte le telecamere hanno immortalato. Per quello che ha subito la sua famiglia, Horner dice di essere distrutto. Le accuse ai dipendenti sono avvenute mentre stava adottando la figlia diciottenne di Halliwell, e ha detto che la coppia ha dovuto mandare l’adolescente in Svizzera per sfuggire ai paparazzi. “Ho avuto fiducia in me stesso e nel processo, con il supporto della mia fantastica famiglia, della mia fantastica moglie e di alcune persone fantastiche, alcuni membri del team eccezionali. Ho lasciato che il processo si svolgesse”, ha dichiarato l’inglese.
Molti si chiedono cosa abbia scatenato le accuse e se siano parte di una battaglia di potere tra Horner e il padre di Verstappen, Jos, che ha apertamente spinto per l’estromissione di Horner dalla Red Bull. Jos Verstappen ha una reputazione temuta in quanto padre del quattro volte campione di F1 ed esercita un potere smisurato anche senza un incarico formale nella squadra. Horner, dal canto suo, vorrebbe che ci si concentrasse di più su quanto fatto di buono da Max Verstappen per la conquista del suo quarto titolo piloti consecutivo, in un contesto difficile data l’uscita di numerosi dipendenti dalla squadra, su tutti Adrian Newey.
Tuttavia, Horner ha dichiarato all’AP che c’è stato molto più sostegno interno che fratture tra i dirigenti, anche se Jos Verstappen ha definito Horner una distrazione che avrebbe fatto a pezzi la Red Bull: “Quello che mi ha toccato è che tutti i membri più anziani del team sono venuti nel mio ufficio e mi hanno consegnato individualmente delle lettere di sostegno. A volte sembrava che il mondo fosse contro di noi, ma internamente siamo rimasti forti”.
Ma il caso dello scorso anno ha anche creato in modo aspettato un rapporto di amicizia tra i due rivali principali di Horner, ovvero il CEO della McLaren Zak Brown e il team principal della Mercedes Toto Wolff. Horner in merito a ciò, ha affermato ironicamente di trovarla una relazione conveniente e si è chiesto se i due si siano uniti per complottare contro di lui: “Ora Zak e Toto sono diventati migliori amici e chiaramente stanno lavorando insieme contro di me. Non credo che questa amicizia finisca bene”.
In risposta, AP ha chiesto sia a Wolff che a Brown, separatamente, informazioni sulle affermazioni di Horner. Wolff era la nemesi di Horner prima di Brown, era lui a punzecchiare Horner a ogni occasione, ma ora lascia che sia Brown a istigare: “Ha perso completamente la bussola”, dice Wolff a proposito dell’osservazione di Horner. Brown invece ha dapprima giustificato la sua amicizia con Wolff, poi ha notato con soddisfazione l’effetto che sta avendo su Horner: “Non è un male che a lui non piaccia che io e Toto siamo amici. Tutti noi vorremmo vederlo al tappeto”.
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