F1 | Lawson fuori, a Tsunoda la RB21: le ragioni dietro la scelta della Red Bull
F1 Red Bull Tsunoda – Il paddock della Formula 1 è stato scosso dallo scambio di sedili tra Yuki Tsunoda

F1 Red Bull Tsunoda – Il paddock della Formula 1 è stato scosso dallo scambio di sedili tra Yuki Tsunoda e Liam Lawson. Un’operazione annunciata da giorni, ma che ha comunque generato ampie discussioni per le implicazioni sul futuro dei due piloti. A pochi Gran Premi dall’inizio della stagione, la decisione di Red Bull di portare il giapponese al volante della RB21, retrocedendo momentaneamente il neozelandese, ha sollevato interrogativi che i vertici del gruppo anglo-austriaco hanno ritenuto necessario chiarire. Helmut Marko è stato il primo a esporsi pubblicamente, definendo un errore l’aver affidato la vettura attuale a Lawson, evidenziando come la situazione abbia richiesto una revisione delle scelte.
Horner e lo switch in casa Red Bull
A ruota è intervenuto anche Christian Horner, fornendo una spiegazione più articolata riguardo alla mossa compiuta dal team. Secondo il team principal della Red Bull, la decisione è stata condivisa dopo un’attenta analisi del contesto tecnico e sportivo. “Vedere Liam in difficoltà con la RB21 nelle prime due gare è stato complicato – ha ammesso Horner – e per questo abbiamo deciso collettivamente di anticipare il cambio. Sappiamo che la monoposto richiede ancora molto lavoro e l’esperienza di Yuki sarà fondamentale per contribuire allo sviluppo».
Non si tratta, dunque, di una bocciatura definitiva nei confronti del giovane neozelandese, quanto piuttosto di un cambio di strategia per tutelarne la crescita e preservare il suo potenziale “Abbiamo il dovere di proteggere e valorizzare Liam. Dopo un avvio così complesso, riteniamo che questa sia la soluzione migliore per permettergli di crescere e maturare esperienza, proseguendo il suo percorso in Formula 1 con Racing Bulls, una squadra e un ambiente che conosce molto bene”.
A Tsunoda la RB21, Lawson in Racing Bulls
Tsunoda, dal canto suo, torna in un ruolo centrale nel progetto dopo aver iniziato la stagione con il team satellite. Il suo bagaglio di esperienza e la conoscenza dell’ambiente tecnico potrebbero rivelarsi determinanti per indirizzare il lavoro sulla vettura, ancora in fase di affinamento. Il giapponese ha dalla sua un maggior numero di chilometri in F1, una continuità che potrebbe rappresentare un vantaggio nella difficile fase di sviluppo che la scuderia sta affrontando.
Per Lawson si apre invece una nuova parentesi che, pur non essendo ideale, potrebbe rivelarsi formativa. Dopo l’esperienza da sostituto nel 2023 e la conferma iniziale per la stagione corrente, il 22enne dovrà ora gestire un momento delicato, mantenendo alta la concentrazione e la fiducia da parte del gruppo. La permanenza all’interno del sistema Red Bull lascia aperte diverse prospettive, a condizione che il pilota riesca a trarre il massimo da questa fase di transizione. La scelta, per quanto controversa, sembra rispondere a una logica pragmatica: ottimizzare il potenziale attuale della vettura affidandola a un elemento già rodato e allo stesso tempo evitare che un giovane talento venga compromesso da un inizio di campionato difficile.