F1: il GP del Sudafrica può tornare in calendario. Città del Capo è pronta
Il Sudafrica sta facendo di tutto per tornare nel calendario del Mondiale di F1. L’ultima volta della Rainbow Nation fu nel 1993, quando si corse sul circuito di Kyalami. Ora l’impulso arriva da un’altra parte: da Città del Capo che, potendo sfruttare alcune strutture preesistenti grazie al calcio e al rugby, vuole riportare il “Circus” […]

Il Sudafrica sta facendo di tutto per tornare nel calendario del Mondiale di F1. L’ultima volta della Rainbow Nation fu nel 1993, quando si corse sul circuito di Kyalami. Ora l’impulso arriva da un’altra parte: da Città del Capo che, potendo sfruttare alcune strutture preesistenti grazie al calcio e al rugby, vuole riportare il “Circus” nella terra di Nelson Mandela.
“L’ultimo progetto ha tutte le carte in regola – ha dichiarato a Motorsport.com Igshaan Almay, amministratore delegato del GP di Città del Capo -. Si trova in parte sul lungomare e utilizza anche le strutture che sono state utilizzate per la Coppa del Mondo di calcio (2010, ndr)”.
Poi ha aggiunto: “Soddisfiamo tutti i requisiti, con l’aeroporto a 15-20′ di distanza dal circuito, un ospedale di prim’ordine in loco e molti hotel raggiungibili a piedi. Un ruolo importante è svolto anche dalla cornice naturale di Robben Island, dal lungomare e dalla Table Mountain. Città del Capo ha molto da offrire come destinazione turistica di punta”.
“Siamo di fronte a Kyalami, che ha una ricca storia di F1, quindi – ha specificato – si tratta di una gara su un tracciato stradale contro uno appositamente costruito. Aspettiamo di vedere quale sarà la decisione. Qui potremmo ospitare facilmente 250.000 persone, quindi la cosa diventa più accessibile a un maggior numero di ospiti”.
Infine Igshaan Almay, rispondendo alle voci sulle possibili proposte economiche ben più forti da altre parti del mondo come il Sud-Est Asiatico, ha affermato: “Credo che la Formula 1 abbia sempre cercato di portare una gara nel continente africano, e anche Lewis Hamilton si è espresso a favore. Se si vuole davvero essere un campionato del mondo, è necessaria una gara nel continente africano, che sia a Città del Capo, a Kyalami o in un altro Paese africano”.