F1 | Hamilton sensibile a certe tematiche e si schiera contro Trump

Lewis Hamilton si è sempre battuto per l’uguaglianza dei diritti, idea che si scontra con le azioni di Trump degli ultimi mesi.

La F1 negli ultimi anni ha visto un’importante espansione negli Stati Uniti. C’è un pilota, però, che ha dichiarato pubblicamente il suo sdegno nei confronti di ciò che sta accadendo nello stato americano. Stiamo parlando di Lewis Hamilton che, nonostante le limitazioni sul diritto di espressione imposte dalla FIA, ha detto la sua in maniera critica rispetto all’operato di Donald Trump e del suo gruppo di lavoro.

Dopo quattro anni in cui Biden è stato a capo degli Stati Uniti, il Paese ha deciso di scegliere ciò per cui aveva optato nel 2016. Donald Trump è tornato ad essere il Presidente degli Stati Uniti d’America. Dal momento in cui è tornato al potere ha agito in modo deciso in diversi ambiti.

Ciò che ha fatto discutere del suo operato fin qui è la poca attenzione all’inclusività, che è invece ciò che contraddistingue Hamilton rispetto a tutti gli altri piloti. Lo stesso britannico ritiene che la lotta contro la discriminazione sia il più grande contributo che ha dato alla F1.

Dal 2020 in particolar modo il pilota britannico, il primo nero ad essere arrivato in F1, ha ribadito con molte campagne l’importanza dell’inclusività sfruttando la sua popolarità. Pensiamo ad esempio alla richiesta di aiuto rivolta ai suoi fan. “Abbiamo bisogno della tua voce, che tu esca dalla tua comfort zone, e ci supporti dichiarandoti anti razzista. Incoraggia la tua famiglia, amici e colleghi in modo che possiamo continuare a fare la differenza”.

Parlando con La Gazzetta dello Sport, Hamilton ha sottolineato: “Serve ancora lavorare perché la mentalità delle persone non cambia dall’oggi al domani e in certi casi si rischia di tornare indietro“.

La critica a Donald Trump

Commentando ciò che ha realizzato Trump in questi primi mesi di governo, Lewis Hamilton non ha appoggiato le azioni degli attuali enti politici statunitensi. Partendo dall’idea esposta sopra, il pilota britannico ha portato l’esempio della politica per spiegare come mai l’inclusività non abbia raggiunto ancora un buon livello.

“Lo stiamo vedendo [che la mentalità rischia di fare passi indietro n.d.r.] con certi governi attuali. Per esempio negli Usa dove si sta respingendo il concetto di inclusività, il che è molto grave. Si deve insistere per mostrare ai bambini che ci guardano che la Formula 1 è uno spazio per persone anche molto diverse tra loro”.

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