F1 GP Giappone | Red Bull, Verstappen: “So di poter fare la differenza”
Suzuka – Pura classe. Sono queste le parole che Max Verstappen sente in radio dopo aver conquistato una incredibile, quanto

Suzuka – Pura classe. Sono queste le parole che Max Verstappen sente in radio dopo aver conquistato una incredibile, quanto inaspettata, pole position.
L’olandese non è mai stato un vero candidato alla pole dall’inizio del weekend, e le difficoltà della sua RB21 sono palesi – basti pensare a ciò che accade dall’altro lato del box. Sin dall’inizio delle qualifiche Max sembra essere un po’ indietro, lamentandosi della mancanza di grip sulle anteriori, tanto da chiudere il Q1 in sesta posizione. Poi, la bandiera rossa in Q2 e con quell’incendio sull’erba si accende qualcosa anche nell’olandese: torna in pista per mettersi all’inseguimento, ma è solo nell’ultimo tentativo del Q3 che Verstappen fa la magia: 1.26.983s. È record della pista. Sono solo dodici i millesimi sulla McLaren su Lando Norris, ma bastano per prendersi quella pole position che manca dalla gara di casa della Red Bull, in Austria. È palpabile la gioia dell’olandese per un risultato molto probabilmente inaspettato anche per lui, ma che stupisce addetti ai lavori e non, spargendo quell’aura che solo i grandi campioni, i grandi nomi della storia hanno portato prima di lui. Dopo quindici GP Max Verstappen tornerà a piazzarsi sulla prima casella in griglia, in pole position.
Verstappen: “Non ho bisogno di lodare me stesso, so di cosa sono capace”
“Avevo fatto una pole anche in Qatar, ma me l’hanno tolta per un motivo stupido, ma si, è passato tanto tempo. L’anno scorso non eravamo così forti in qualifica nella seconda parte della stagione. È stato molto bello per il team, anche questo weekend è stato molto difficile mettere insieme il giro, però la macchina era un pochino più guidabile in qualifica e siamo riusciti a sprigionare un po’ più di potenziale – ha spiegato Max – non è ancora la macchina che vorrei, però nell’ultimo giro sono riuscito a spingerla al limite e sono stato ripagato. Ho sicuramente battuto la macchina più forte in pista, ma va bene così: non ho bisogno di lodare me stesso, so di cosa sono capace. Dobbiamo continuare a lavorare, come squadra, sulla vettura, perché so di poter fare la differenza”.