F1: Gp Barhain, Pagelle “Crollo psicotico” di GM

Siamo giunti alla quarta gara del mondiale di Formula 1 2025 e continuiamo a discutere del potenziale inespresso della McLaren, un fattore strettamente legato alla fragilità mentale dei suoi piloti. La squadra, nonostante le sue prestazioni promettenti, sembra ostacolata dal lato umano della competizione. Piastri mette Norris sotto Pressione Da un lato abbiamo Oscar Piastri, […]

Apr 14, 2025 - 13:43
 0
F1: Gp Barhain, Pagelle “Crollo psicotico” di GM

Siamo giunti alla quarta gara del mondiale di Formula 1 2025 e continuiamo a discutere del potenziale inespresso della McLaren, un fattore strettamente legato alla fragilità mentale dei suoi piloti. La squadra, nonostante le sue prestazioni promettenti, sembra ostacolata dal lato umano della competizione.

Piastri mette Norris sotto Pressione

Da un lato abbiamo Oscar Piastri, un pilota che, quando trova la pista adatta, si esprime in modo così superiore da mettere in difficoltà i suoi avversari. Il suo talento è innegabile, ma la questione è se riuscirà a mantenere la concentrazione e la calma nei momenti decisivi.

Norris si fa prendere da ansie ed errori

Dall’altro lato c’è Lando Norris, un pilota che, nel momento cruciale della stagione, sembra farsi sopraffare dall’ansia, commettendo errori che compromettono risultati che potrebbero rivelarsi fondamentali. La sua capacità di gestire la pressione sarà determinante per il futuro della McLaren.

La Competizione nel Mondiale Costruttori

Nonostante le difficoltà dei suoi piloti, il team McLaren mantiene una posizione solida nel campionato costruttori. Alle spalle della squadra “papaya”, troviamo una Mercedes che si accontenta di raccogliere i punti offerti dagli errori di Piastri e Norris, mentre una Ferrari fatica a trovare la giusta traiettoria, rimanendo intrappolata nella mediocrità.

La Minaccia di Verstappen resta concreta

Infine, c’è Max Verstappen, che deve sperare che non si presentino altre piste come quella del Bahrain, dove potrebbe sfruttare le vulnerabilità mentali di Norris. La rivalità interna tra Piastri e Norris potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, offrendo a Verstappen l’opportunità per insidiare la già fragile psiche del pilota britannico nella corsa al titolo.

Oscar Piastri 10: La sua pista non lascia spazio a nessuno, domina dal venerdì alla domenica. Inarrestabile quando è in forma sulla pista giusta.


Oliver Bearman 8: Parte ultimo, ma sfrutta al meglio una dignitosa Haas. Una prestazione superlativa. Segno che puoi avere in un team un pilota esperto e un giovane arrembante. Sottovalutato, ha le stesse potenzialità dei predestinati che invece vanno a corrente alternata con monoposto più blasonate.


George Russell 7:
Dopo una qualifica disastrosa a causa di un errore del team, si rimbocca le maniche e confeziona una bella gara. Un passo non veloce, ma costante, soprattutto senza errori e tatticamente perfetto. Un punto di riferimento per il team se vuole crescere.


Charles Leclerc 7: Corre veramente bene con una monoposto veramente scarsa. Tiene duro contro una McLaren, smontando la psiche del già debole Norris. Ci si domanda quanto durerà l’amore per la rossa in queste condizioni.

Lewis Hamilton 7: Un voto che potrebbe sembrare esagerato, ma in gara ha messo una pezza a un weekend nato male. Un segnale che non molla e che vuole capire la monoposto; queste gare possono essere un banco di prova importante.


Pierre Gasly 7: Finalmente un lampo di luce da parte della monoposto e del team, e il pilota più esperto e affidabile che hanno prende punti importanti. Ma è tutto sulle spalle del francese, sottovalutato da tutti in questo momento.


Esteban Ocon 7: Non andava d’accordo con Gasly perché aveva lo stesso talento e le stesse caratteristiche, ed ora che è in un altro team ha anche la stessa consistenza di un volpone come Hulkenberg, senza farlo rimpiangere troppo. Punti importanti anche per il team americano.


Max Verstappen 6: Fa quello che può sulla pista, forse la più difficile del mondiale. Norris non vince, ma si trova in mezzo a due fuochi, con Piastri che potrebbe essere un alleato ma anche un temibile rivale.


Lando Norris 5: Ne fa di tutti i colori. Di solito, ammettere che c’è un problema è il primo passo verso la soluzione, in riferimento alla sua debolezza mentale. Ma confermare una condizione critica a due nemici come Piastri in casa e Verstappen fuori non è buono. La scenetta del retro-podio è un esempio lampante della considerazione che Norris nutre nei confronti dei colleghi.


Yuki Tsunoda 5: Stava andando tutto per il meglio. Ha capito la monoposto, vicino al capitano, ma in gara si fa prendere la mano e rovina una buona prestazione. Punti presi, cosa non scontata con questa Red Bull, ma poteva completare il weekend in modo migliore.


Team Papaya 7: Bene, ma non benissimo. Su un’altra pista a favore, non riesce a fare doppietta, ma almeno porta a casa la vittoria, cosa non scontata con il materiale umano che si trova al volante delle monoposto arancio.


Frecce d’argento 6: Chi si contenta gode, ma poco! Podio dopo podio, poi deve anche venire il momento in cui si deve puntare in alto. Una tattica conservativa va bene per un team inferiore, non per la Mercedes.


Chez Vasseur 5: Stanno ottimizzando e massimizzando ciò che hanno a disposizione. È logica la tattica di far funzionare ciò che non funziona, per poi evolverlo senza inserire ulteriori variabili. Il risultato è il passaggio da “vinciamo l’anno prossimo” a “prendiamo il podio l’anno prossimo!”


FIA e i suoi commissari 3: Lenti, pachidermici nelle decisioni, imbarazzanti nel far rispettare le regole.