F1 | Gli aggiornamenti della Haas hanno pagato, ma non per tutti
Gli aggiornamenti portati alla cieca dalla Haas in Giappone sembrano aver dato riscontri positivi, ma non per entrambi i piloti. La Haas, nonostante l’ottima prestazione a Shanghai, ha deciso di reagire con forza alla delusione di Melbourne, portando a Suzuka un pacchetto di aggiornamenti sviluppato ... Leggi tutto L'articolo F1 | Gli aggiornamenti della Haas hanno pagato, ma non per tutti proviene da F1ingenerale.

Gli aggiornamenti portati alla cieca dalla Haas in Giappone sembrano aver dato riscontri positivi, ma non per entrambi i piloti.
La Haas, nonostante l’ottima prestazione a Shanghai, ha deciso di reagire con forza alla delusione di Melbourne, portando a Suzuka un pacchetto di aggiornamenti sviluppato e realizzato in tempi record. Un’operazione rischiosa, senza il supporto della galleria del vento o delle simulazioni CFD, per accelerare il processo e intervenire subito sui punti deboli della VF-25.
Dietro questa corsa agli aggiornamenti, c’è una monoposto con un buon potenziale ma afflitta da fragilità limitanti: poco grip nelle curve ad alta velocità e un’estrema sensibilità all’altezza da terra, che ne compromette il funzionamento aerodinamico, in particolare del fondo.
La scelta di montare il nuovo fondo solo su Bearman nelle prime sessioni si è rivelata vincente. Il rookie britannico ha trovato subito feeling con la vettura, riuscendo a centrare il Q3 e a portare a casa un punto prezioso in gara.
Diversa la storia per Ocon, che ha ricevuto la nuova specifica dopo Bearman: il francese non ha mai trovato ritmo, concludendo la gara al terzultimo posto dopo una qualifica altrettanto deludente.
Bearman soddisfatto
“Sì, per me è sembrato positivo, quindi sono contento”, ha dichiarato Bearman.
“Il team ha fatto un ottimo lavoro a portare l’aggiornamento così in fretta dopo la delusione dell’Australia. È stata una grande reazione, e vederlo funzionare come previsto è una bella sensazione. Vedremo come si comporterà sugli altri circuiti di questo triple header.”
Bearman ha anche sottolineato come il nuovo fondo abbia ridotto il porpoising nelle curve veloci, anche se non lo ritiene un fattore decisivo per lui:
“Abbiamo avuto un po’ meno saltellamenti nelle curve ad alta velocità, ma non sono particolarmente sensibile a quel fenomeno. Sono abituato alla F2, che praticamente non ha sospensioni, quindi qualsiasi cosa è un miglioramento. Il nuovo fondo ha sicuramente ridotto il bouncing, e anche se non cambia molto la sensazione di guida, ci permette di spingere un po’ di più e ottenere più prestazione. È un buon passo avanti.” ha spiegato.
Ocon in difficoltà
Ocon, invece, non ha percepito miglioramenti significativi: “Ci mancano ancora quattro o cinque decimi, credo”, ha detto.
“È comunque positivo che il team sia riuscito a portare l’aggiornamento così rapidamente e reagire prontamente. Ha funzionato su una macchina, ed è un buon segnale. Ora dobbiamo analizzare tutti i dati per capire il motivo. Siamo felici per il punto conquistato da Bearman, ora tocca a noi riuscire a sfruttare il pacchetto. Sono sicuro che ci arriveremo.”
Inizialmente, l’aggiornamento era previsto solo per Bearman, ma già dalle FP1 i tecnici hanno notato un miglioramento nella vettura, afflitta dal porpoising sin dall’inizio della stagione. Da lì la decisione di installare la nuova specifica anche sulla monoposto di Ocon.
Le parole del Team Principal Ayao Komatsu
“Abbiamo uniformato le vetture venerdì sera”, ha spiegato il Team Principal Ayao Komatsu.
“In FP1 non abbiamo visto grandi differenze tra i due fondi, ma spingendo di più in FP2 la differenza è emersa chiaramente. Abbiamo dovuto fare un passo indietro sulla macchina di Esteban in quella sessione, e questo ci ha confermato che il nuovo fondo aveva un impatto positivo. Così abbiamo montato anche su di lui la nuova specifica.”
Nonostante ciò, le prestazioni tra i due piloti sono rimaste distanti: “I dati sono piuttosto chiari: l’aggiornamento funziona. Quindi non abbiamo ancora capito perché Esteban non sia riuscito a sfruttarlo”, ha concluso Komatsu.
“Entrambe le vetture, per quanto possiamo vedere, stanno performando in modo simile, almeno entro i limiti di ciò che possiamo misurare. Non è escluso che ci sia qualcosa che ci sfugge, ma per ora non abbiamo trovato nulla di anomalo.”
La lotta a centro gruppo si fa sempre più serrata e i punti disponibili sono pochi, viste le prestazioni dominanti dei quattro top team. Anche se questa è l’ultima stagione con l’attuale generazione di vetture, i team vogliono comunque concludere al meglio un lavoro durato quattro anni.
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Foto in copertina: Xavier Gàzquez
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