F1 | Ferrari, serve “un trapianto di cervello”: Hamilton shock a Jeddah
Quante difficoltà per Lewis Hamilton: all’inglese, sconsolato, servirebbe “un trapianto di cervello”, la Ferrari non va e a Jeddah crescono i dubbi del #44 La settima posizione nelle qualifiche del GP di Arabia Saudita certifica un momento decisamente negativo per il Cavallino Rampante e, in ... Leggi tutto L'articolo F1 | Ferrari, serve “un trapianto di cervello”: Hamilton shock a Jeddah proviene da F1ingenerale.

Quante difficoltà per Lewis Hamilton: all’inglese, sconsolato, servirebbe “un trapianto di cervello”, la Ferrari non va e a Jeddah crescono i dubbi del #44
La settima posizione nelle qualifiche del GP di Arabia Saudita certifica un momento decisamente negativo per il Cavallino Rampante e, in particolar modo, per il neo-arrivato Sir Lewis. Hamilton non riesce a trovare il giusto feeling con una macchina dagli evidenti limiti e trova nel “trapianto di cervello” l’unica soluzione per capire una Ferrari davvero complicata.
È l’ennesimo sabato difficile per il sette volte campione del mondo. Arrivato a Maranello con la speranza e l’ambizione di poter lottare sin da subito ai vertici della classifica, il classe ’85 inglese è ora costretto a lottare per entrare in Q3. A Jeddah l’ex alfiere della Mercedes ha centrato infatti la Top 10 in qualifica per soli 7 millesimi, ottenendo l’accesso a un Q3 rivelatosi di grande sofferenza. Il settimo tempo conquistato alla bandiera a scacchi, dietro al predecessore rosso Sainz, testimonia il momento di sofferenza per il campione di Stevenage.
Hamilton: “Mi servirebbe un trapianto di cervello!”
L’anonima settima piazza ottenuta sulla griglia di partenza a 9 decimi dalla pole è indicativa della forma attuale del britannico. A ben sei decimi dal compagno Leclerc in Q3, Lewis Hamilton ha ammesso che per trovare il feeling con la Rossa ci vorrebbe qualcosa di drastico: “Cosa mi servirebbe per sentirmi a mio agio con questa Ferrari? Un trapianto di cervello.”
“Non è una questione di posizioni“, ha spiegato Hamilton al termine delle qualifiche. “È una questione di feeling e ritmo“. Sir Lewis non incolpa in toto la SF-25 del momento no, ma mette sul banco degli imputati se stesso. “Si tratta di me. Semplicemente non trovo fiducia nella macchina al momento. Ultimamente mi manca molto ritmo.”
Le sensazioni positive del post-gara in Bahrain sono svanite: “A Sakhir ero più ottimista, ovviamente. Speravo che potessi applicare alcune soluzioni qui a Jeddah, ma non ha funzionato. Ora devo tornare alla lavagna e continuare a lavorare. Devo fare un respiro profondo, continuare a credere in me stesso e lavorare duramente. So che i tifosi non sono contenti e sono certo non lo siano neanche il team e i capi. Nemmeno io lo sono. Non viene più tutto facile come una volta, al momento non è così.”
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