F1 | Doohan risponde alle voci: “Colapinto in Alpine? E’ una riserva, nessuna minaccia”
F1 Doohan Alpine – La nuova stagione di Formula 1 si prepara ad accogliere diversi giovani talenti, ma tra questi

F1 Doohan Alpine – La nuova stagione di Formula 1 si prepara ad accogliere diversi giovani talenti, ma tra questi Jack Doohan è forse quello più atteso alla prova del nove. L’australiano, al debutto da titolare con Alpine, dovrà dimostrare fin da subito il proprio valore, consapevole di essere sotto osservazione e con una concorrenza interna che potrebbe metterlo in difficoltà nel lungo periodo.
Doohan e il sedile in Alpine
E proprio in tal senso l’ingaggio di Franco Colapinto come pilota di riserva della scuderia transalpina ha alimentato speculazioni su una possibile sostituzione già nel 2025. Il contratto a lungo termine siglato dall’argentino, unito alla volontà del team di esplorare tutte le opzioni disponibili, ha sollevato più di qualche interrogativo sulla solidità della posizione di Doohan. Inoltre, a rafforzare questa ipotesi, è stato Flavio Briatore che ha organizzato un test comparativo tra i due piloti due settimane fa a Barcellona e ha rilasciato dichiarazioni piuttosto dirette sulle strategie future del team.
Nonostante questo e il messaggio chiaro del dirigente italiano, però, l’alfiere del team transalpino non sembra particolarmente preoccupato dalla situazione. Alla vigilia della presentazione della livrea a Londra, il giovane australiano ha commentato la vicenda senza tradire alcuna tensione: “Colapinto? Mi è stato detto che è un pilota di riserva. Ho sacrificato tutto per arrivare in Formula 1, quindi non penso necessariamente a qualcuno all’interno del team, all’esterno, o a chiunque stia ottenendo buoni risultati. Si ha sempre la pressione sulle spalle, perché la Formula 1 è uno sport spietato. Ma qualunque sia la pressione, non vedo l’ora di godermela, accoglierla e semplicemente vivere la mia stagione di Formula 1.”
La minaccia di Colapinto
Doohan ha poi ricordato come anche lui, nella scorsa stagione, fosse stato pilota di riserva con un accordo pluriennale, senza che ciò garantisse automaticamente un posto da titolare. “Forse dovrei sentirmi minacciato, non lo so, ma non mi sento assolutamente compromesso”. Le prime gare saranno determinanti per il futuro del pilota australiano, chiamato a convincere il team con le prestazioni in pista. Se i risultati dovessero tardare ad arrivare, la pressione su di lui potrebbe aumentare rapidamente, rendendo ancora più concreto lo scenario di un’alternativa interna già pronta a prendere il suo posto.