F1 | Dominio McLaren? Scalabroni: “Nessun team è stabile!”

In F1 la stagione è ormai entrata nel vivo, e con 4 GP già disputati e in attesa del 5° che si correrà questa domenica in Arabia Saudita, è arrivato il momento di fare le prime analisi. La McLaren ha vinto tutte le gare (tranne Suzuka), riuscendo, tranne in un caso, a mettere entrambi i […] L'articolo F1 | Dominio McLaren? Scalabroni: “Nessun team è stabile!” proviene da F1Sport.it.

Apr 26, 2025 - 16:18
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F1 | Dominio McLaren? Scalabroni: “Nessun team è stabile!”

In F1 la stagione è ormai entrata nel vivo, e con 4 GP già disputati e in attesa del 5° che si correrà questa domenica in Arabia Saudita, è arrivato il momento di fare le prime analisi. La McLaren ha vinto tutte le gare (tranne Suzuka), riuscendo, tranne in un caso, a mettere entrambi i piloti sul podio. Nonostante ciò, anche il team color papaya fa la sua parte nel rendere questo nuovo anno molto “instabile”. Un’instabilità che riguarda l’intero paddock e ogni singolo team al suo interno. Quella di cui stiamo parlando, non è un’instabilità politica, finanziaria, ma prestazionale. Un qualcosa nato già nella stagione scorsa ma che si è palesato anche in quella appena iniziata fin da subito. Come ha detto l’ Ing. Enrique Scalabroni intervenuto ai microfoni di Pit Talk:

Vasseur sul podio di Montecarlo con Charles Leclerc e Carlos Sainz

Dopo Montecarlo, si è visto che non ci sono squadre stabili, in un certo senso. La Ferrari ha vinto con Leclerc a Monte Carlo, poi sono capitate quattro o cinque situazioni che non potevano risolvere. Poi è arrivata Monza, hanno vinto e anche dopo Monza c’è stato che ha vinto Sainz l’anno scorso. Il punto è che non vedo una logica per cui una squadra riesca a stare davanti in classifica e poi, nelle successive tre o quattro gare, vada in crisi. Non è una cosa normale in F1, non è una situazione comune. Non so veramente che cosa stia succedendo.”

Quello che desta maggior stranezza è l’assenza di elementi talmente fondamentali da giustificare delle prestazioni così altalenanti. Spesso parliamo della Red Bull come una squadra che sembra venire dallo spazio, incomprensibile. Ma ora come ora sembra essere la più logica. La scuderia diretta da Christian Horner ha costruito e sviluppato le sue monoposto sulla base delle idee di Adrian Newey. Nell’istante in cui l’ingegnere inglese è andato in Aston Martin, è iniziato un lento e progressivo declino. A volte Verstappen è riuscito a sopperire alle difficoltà della sua monoposto, altre volte no. Quest’anno in Giappone Max ha vinto perché il circuito di Suzuka lo sente suo, gli piace, ed è riuscito a spingere la macchina ben oltre i suoi limiti. In Bahrain ciò non è avvenuto; la magia non è riuscita.

Enrique Scalabroni.
Enrique Scalabroni, ex ingegnere in F1 con Williams e Ferrari.

Risultano invece difficili da spiegare gli alti e bassi degli altri team. In primis quelli della Ferrari, che non appena sente di aver risolto i problemi che aveva, ecco che ne spuntano di nuovi, che magari al GP successivo spariscono da soli.

Ma anche la McLaren, che è andata complessivamente molto bene in tutti i circuiti, registra una certa incostanza nelle prestazioni interne tra i due piloti. Nell’ultimo GP Piastri volava, mentre Norris è riuscito con difficoltà a sorpassare Leclerc per poi accodarsi dietro la Mercedes di Russell. Per quanto ogni circuito sia caratteristico a modo suo, per conformazione della pista, grip dell’asfalto e temperatura, come ha ribadito l’ Ing. Scalabroni ai nostri microfoni:

Piastri precede Norris e Russell. GP Cina 2025.
Credits: McLarenF1 via X

La cosa che mi colpisce è che non è possibile passare da un circuito all’altro, in una settimana, con un cambiamento così radicale di tutto il sistema. Si sa che la McLaren ha una macchina logica, stabile, e per me ha più downforce di tutte le altre. Si vede anche che c’è una cosa chiara: l’effetto suolo è qualcosa che, se funziona, è automatico. Il nuovo fondo della vettura Ferrari ha migliorato la situazione, però ci sono altri problemi in Ferrari che non le permettono di arrivare a una posizione stabile come l’anno scorso. Praticamente l’anno scorso era più costante nei risultati.”

L’instabilità tecnica in F1 è fomentata anche dai modi differenti di guidare la monoposto dei piloti. Più sono divergenti le richieste che i piloti avanzano agli ingegneri e più difficile risulta l’analisi dei problemi e lo sviluppo della vettura. Ferrari, ma non solo, dovrà trovare la giusta quadra, saper bilanciare nella maniera corretta le informazioni e le richieste di piloti e ingegneri. La parola chiave per tutti i team per tornare a vincere, o nel caso della McLaren per dominare, è dunque una sola, STABILITÀ!

Federico Barbara

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