Esce dal carcere e torna a perseguitare l’ex: quaranta telefonate in un giorno
Sessantenne torna in cella dopo aver già scontato due anni e mezzo tra detenzione e arresti domiciliari

Terni, 4 maggio 2025 – Quaranta telefonate nell’arco di un giorno. Quanto è bastato a far scattare nuovamente le manette intorno ai polsi di un sessantenne ternano, pluripregiudicato anche per fatti del genere, accusato di stalking nei confronti dell’ex compagna, anche lei ternana. Una lunga e triste vicenda di atti persecutori nei confronti della donna e che avevano già portato l’uomo, difeso dall’avvocato Alessio Pressi, a scontare complessivamente due anni e mezzo di misure restrittive della libertà personale, tra detenzione in carcere, arresti domiciliari, applicazione del braccialetto elettronico e divieti di avvicinamento.
In un groviglio di denunce, richiami e ammonimenti che va avanti da tempo, il sessantenne ha fatto appena in tempo a tornare in libertà per tornare, poco dopo, in una cella del carcere di Sabbione con la stessa medesima accusa. L’uomo, ben conosciuto dalle forze dell’ordine, è stato quindi fermato dalla polizia che gli ha fatto scattare ancora una volta le manette intorno ai polsi ; l’arresto è stato già convalidato dal giudice che ne ha disposto la custodia in carcere. E’ bastato qualche giorno di ritrovata libertà perché il sessantenne si riavvicinasse alla donna, rendendosi di nuovo responsabile di stalking.
Tra minacce e offese, emerge la valanga di telefonate che l’uomo ha rivolto all’ex compagna: come detto quaranta in un solo giorno. La polizia lo ha quindi subito rintracciato e, dopo la convalida dell’arresto da parte del giudice, condotto nuovamente nel carcere di vocabolo Sabbione.
Ste.Cin.