Eruzioni vulcaniche: ora prevedibili con i cavi in fibra ottica

Il monitoraggio delle eruzioni vulcaniche sta vivendo una vera e propria rivoluzione grazie a un sistema innovativo testato nella Penisola di Reykjanes, nel cuore dell’Islanda. Una recente ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Science ha dimostrato come il rilevamento acustico distribuito (DAS) attraverso i cavi in fibra ottica consenta di prevedere le eruzioni fino a 30 […] Eruzioni vulcaniche: ora prevedibili con i cavi in fibra ottica

Apr 26, 2025 - 16:22
 0
Eruzioni vulcaniche: ora prevedibili con i cavi in fibra ottica
Il monitoraggio delle eruzioni vulcaniche sta vivendo una vera e propria rivoluzione grazie a un sistema innovativo testato nella Penisola di Reykjanes, nel cuore dell’Islanda. Una recente ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Science ha dimostrato come il rilevamento acustico distribuito (DAS) attraverso i cavi in fibra ottica consenta di prevedere le eruzioni fino a 30 minuti prima che avvengano. L’Islanda e il rischio vulcanico Situata sulla Dorsale Medio-Atlantica, l’Islanda rappresenta uno dei pochi luoghi sulla Terra dove questa catena montuosa sottomarina emerge in superficie. Qui, la costante collisione delle placche nordamericana ed eurasiatica genera un’intensa attività geologica, fatta di faglie, geyser, sorgenti termali ed esplosioni vulcaniche. In particolare, la Penisola di Reykjanes ha conosciuto una riattivazione vulcanica significativa dal 2021, con otto eruzioni documentate solo tra novembre 2023 e l’inizio del 2025. Questa sequenza di eventi ha portato a evacuazioni forzate nella città di Grindavík, segnando una nuova fase di vulnerabilità per le popolazioni locali. Come funziona il sistema DAS nei cavi ottici Il sistema DAS sfrutta cavi in fibra ottica già presenti nel sottosuolo, che, sebbene inizialmente progettati per telecomunicazioni, si trasformano in reti di sensori sismici ad alta precisione. Il metodo consiste nel far viaggiare impulsi laser lungo i cavi; quando le vibrazioni sotterranee — come quelle provocate dal movimento del magma — attraversano i cavi, i laser subiscono variazioni di fase, fornendo un segnale interpretabile dai ricercatori. Jiaxuan Li, geofisico dell’Università di Houston e autore principale dello studio, ha sottolineato che l’installazione del sistema sulla linea di 100 chilometri di fibra ottica nella penisola è avvenuta in soli dieci giorni, in risposta a un’importante intrusione di magma avvenuta il 10 novembre 2023. Un nuovo orizzonte per l’allerta precoce Il vantaggio principale del sistema DAS rispetto ai metodi tradizionali come i GPS o le immagini satellitari è la sua maggiore sensibilità alle deformazioni sotterranee. Grazie a queste tecnologie, gli scienziati sono ora in grado di rilevare il movimento del magma con una precisione mai raggiunta prima. Secondo Zhongwen Zhan, geofisico del California Institute of Technology, il progetto rappresenta “una nuova capacità di osservare fenomeni nascosti”, aprendo prospettive straordinarie per il monitoraggio globale dei vulcani. Il sistema ha già dimostrato la sua efficacia durante le eruzioni di Grindavík, fornendo avvisi tempestivi che hanno contribuito a proteggere le comunità locali. La collaborazione internazionale alla base del progetto Il successo di questa ricerca si deve anche alla cooperazione internazionale tra istituti di eccellenza scientifica. Il California Institute of Technology, in collaborazione con diverse università e centri di ricerca, ha contribuito a realizzare uno dei più promettenti strumenti per la prevenzione dei disastri naturali. Con l’Islanda destinata a vivere un futuro caratterizzato da eruzioni sempre più frequenti, sistemi di preallarme affidabili come questo rappresentano una speranza concreta per la salvaguardia delle vite umane.

Eruzioni vulcaniche: ora prevedibili con i cavi in fibra ottica