Errori nella Certificazione Unica 2025: rettifica o ravvedimento

In caso di errori nella Certificazione Unica si può emettere nuova CU di rettifica: procedura, scadenze, eventuali sanzioni e ravvedimento operoso.

Mar 19, 2025 - 10:28
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Errori nella Certificazione Unica 2025: rettifica o ravvedimento

L’invio della Certificazione Unica 2025 può rivelare a volte delle inesattezze. In caso di errori è possibile segnalarlo tempestivamente al sostituto d’imposta ed ottenere una nuova CU di rettifica, pagando le eventuali sanzioni in caso di ritardi.

Se la rettifica si effettua in modalità telematica entro 5 giorni dai termini non sono invece previste sanzioni. I cinque giorni decorrono dalla data di invio per le CU accettate oppure dalla data indicata nella notifica di scarto nei casi di CU con errori di trasmissione.

In relazione poi alla verifica della tempestività delle comunicazioni presentate per via telematica, si considerano tempestive le comunicazioni trasmesse entro i termini previsti, ma scartate dal servizio telematico, purché ritrasmesse entro i cinque giorni successivi alla data contenuta nella comunicazione che attesta il motivo dello scarto.

La nuova Certificazione Unica può infatti essere emessa nei seguenti casi:

  • errata trasmissione della certificazione, seguita da sostituzione o annullamento della certificazione entro i 5 giorni successivi alla scadenza ordinaria;
  • scarto dell’intero file o delle singole CU inviato entro il termine ordinario, effettuando un nuovo invio ordinario entro 5 giorni successivi al termine.

Qualora si renda necessaria una rettifica oltre i 5 giorni previsti, invece, l’invio della CU 2025 è soggetto a sanzioni specifiche.

  • Per CU errata trasmessa entro il 17 marzo, corretta e ritrasmessa entro 60 giorni: sanzione di 33,33 euro per singola certificazione con limite massimo di 20mila euro per anno e sostituto d’imposta.
  • Per CU omessa, tardiva o errata: sanzione di 100 euro per singola certificazione con limite massimo di 50mila euro per anno e sostituto d’imposta.

È possibile beneficiare del ravvedimento operoso per regolarizzare errori e omissioni a un costo ridotto. Lo prevede la Circolare 12 /2024, che permette ai sostituti d’imposta di mettersi in regola pagando meno: la sanzione di 33,33 euro è ridotta a 3,71 euro (1/9) nel primo caso e quella di 100 euro è ridotta a 11,12 euro (1/9) nel secondo.