eb_flow esce allo scoperto con “Boundless”

C’era una volta un progetto anonimo che, senza dire una parola, ha saputo farsi ascoltare. Dal suo esordio nel 2022, eb_flow ha seminato groove ipnotici e linee sonore raffinate, conquistando l’attenzione degli appassionati di house e minimal in tutto il mondo.

Ora, nel 2025, la maschera cade: dietro quel nome si nascondono Enzo Siragusa e Burnski, due nomi che non hanno certo bisogno di presentazioni. Una rivelazione che, più che sorprendere, conferma ciò che in tanti avevano intuito – ma che allo stesso tempo cambia tutto.

Con il nuovo “Boundless EP”, pubblicato ancora una volta su FUSE, il progetto entra in una nuova fase. Se prima l’anonimato permetteva di concentrarsi solo sulla musica, adesso i riflettori si fanno più intensi, le aspettative più alte. Eppure, le tre tracce dell’EP non sembrano accusare il colpo: “Celestial” si apre con eleganza, tra pad sospesi e percussioni cristalline, accompagnando l’ascoltatore in un viaggio cosmico e sognante.

È una di quelle tracce che non ha fretta, che sa aspettare il momento giusto per colpire.Il cuore pulsante dell’EP è però la title track, “Boundless”, una costruzione di bassi profondi e groove serrati che sembra fatta apposta per esplodere sul dancefloor senza mai perdere compostezza. Un equilibrio raro, quasi chirurgico, tra energia e controllo. A chiudere, “Illusion” si muove invece su sentieri più oscuri e allucinati, giocando con ritmiche scomposte e dettagli elettronici che disorientano e affascinano al tempo stesso.

Il progetto, ora che ha un volto, è chiamato a dimostrare di avere anche un’anima distinta. E qui arriva forse l’unico appunto critico: la sensazione che eb_flow, pur essendo impeccabile, resti ancora un po’ troppo vicino ai territori già esplorati dai due artisti nelle loro carriere soliste. Il suono è curato, i dettagli raffinati, ma la vera sfida sarà quella di trasformare questa collaborazione in qualcosa di più di una somma di parti.

“Boundless EP” è dunque un lavoro coerente, solido, quasi in punta di piedi. Un’uscita che si inserisce perfettamente nel catalogo di FUSE, confermandone la vocazione alla qualità e alla continuità. Ma il bello potrebbe ancora venire, se Siragusa e Burnski sceglieranno davvero di spingersi oltre.

Per ora, ci accontentiamo – e non è poco – di lasciarci trasportare da un progetto che continua a fluire, misterioso o meno, verso orizzonti ancora tutti da scoprire.

Nicola Rinaldi

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