Droni, il mercato professionale raggiunge i 160 milioni di euro. Le sfide del 2025
Sono oltre 650 le aziende in Italia, 10 le città lavorano a un vertiporto. A Chieti la prima zona U-Space d’Europa. I dati del Politecnico di Milano

Roma, 31 marzo 2025 – È stato un anno importante il 2024 per il mercato professionale dei droni, il cui volume d’affari è salito del 10% rispetto all’anno precedente. Anche nel 2025, stando agli addetti ai lavori, la crescita non si arresterà, e sarà significativa per l’80% degli esperti, nei prossimi tre anni. Al lavoro in Italia già 10 città per realizzare un vertiporto, una struttura adibita al decollo e all'atterraggio di aeromobili Vtol, cioè a decollo verticale.
I dati dell’indagine del Politecnico di Milano
Nel 2024, come detto, il mercato professionale dei droni in Italia ha raggiunto i 160 milioni di euro, per il 96% grazie ad attività di piccola e media taglia nei settori tradizionali, come le ispezioni di linee elettriche o il monitoraggio del territorio. Il restante 4% è legato a servizi per la consegna di merci o il trasporto passeggeri in area urbana ed extra-urbana, in lieve crescita rispetto al 2023 (3 milioni di euro in più).
Prosegue poi il consolidamento del numero di imprese: nel 2024 sono scese a 657 (erano 664 nel 2023, 706 nel 2022). Mediamente, ogni anno il 5% cessa l’attività, prevalentemente piccole e nate di recente, contro il 2% di nuove nascite.
A Chieti la prima zona U-space d’Europa
Nell’ultimo anno, Enac ha tracciato le regole per il mercato in Italia, introducendo le linee guida U-space. La provincia di Chieti ha ospitato la prima zona U-space in Europa; Varese, Piacenza e Ancona si sono aggiunte alle altre 6 città che hanno annunciato di voler costruire un vertiporto (Bologna, Firenze, Milano, Roma, Torino e Venezia).
Sono stati effettuati il primo volo di Amazon Prime Air per il trasporto merci, sperimentazioni di consegna via droni della posta tra Napoli e Procida, di trasporto medico nel settore sanitario e di distribuzione di fitosanitari in quello agricolo. A novembre è stata annunciata la piattaforma HyperTwin, per semplificare la gestione delle operazioni con droni.
Quello appena passato, dunque, è stato un anno cruciale per il settore, sia dal punto di vista normativo che applicativo. Eppure, persistono diverse preoccupazioni per la solidità finanziaria delle imprese dell’offerta, soprattutto nel segmento di trasporto persone.
La sfida 2025? “Rendere le sperimentazioni concrete”
“Il 2024 è stato un anno cruciale per il settore, che ha registrato avanzamenti in diversi ambiti, da quello normativo a quello applicativo e tecnologico. Nonostante i progressi tecnologici e l’evoluzione del mercato – ha affermato Marco Lovera, responsabile Scientifico dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata – il settore deve ancora consolidare aspetti chiave come l’affidabilità delle operazioni, la sostenibilità economica e l’accettazione sociale. Guardando gli sviluppi positivi, il valore del mercato in Italia cresce a doppia cifra da quattro anni consecutivi e i progetti internazionali si moltiplicano rapidamente, a testimonianza del crescente interesse da parte di imprese e pubbliche amministrazioni per questa tecnologia. La vera sfida del 2025 sarà trasformare le numerose sperimentazioni in progetti concreti”.
A proposito dei progetti in corso, esprime l’auspicio di maggiori conversioni dalla teoria alla pratica Paola Olivares, direttrice dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata: “Complessivamente, solo il 16% dei progetti con droni censiti a livello mondiale oggi è operativo. Nel 2025 si devono concretizzare i primi servizi, magari in contesti limitati, per dare piena attuazione alle sperimentazioni avviate negli anni scorsi. Per compiere progressi, è fondamentale intervenire sui fattori che possono aumentare la maturità dei progetti, in particolare sul fronte normativo, e identificare le nicchie di mercato in cui i droni possano generare chiari benefici”.
I progetti a livello mondiale
Sono 1.882 i progetti di droni censiti a livello mondiale tra il 2019 e il 2024. Di questi, il 69% riguarda il segmento Aerial Operations e il restante 31% Innovative Air Mobility & Delivery.
Nel primo segmento, la principale applicazione è rappresentata da ispezioni e sopralluoghi (43%), poi vengono sicurezza e sorveglianza (20%) e ricerca e soccorso (12%). Nel segmento Iam&D, il trasporto merci rappresenta il 72% dei progetti, ma solo l’8% è operativo, per lo più in aree remote o poco popolate, a testimonianza di come questo ambito sia ancora poco maturo.
Ancora più embrionale è il trasporto di persone (28% dei casi di Iam&D), in cui la maggior parte di progetti (68%) finora è solo annunciata. Fondamentale, per il futuro del settore, sarà lo sviluppo dei vertiporti, che a livello globale hanno raggiunto 131 progetti, solo il 5% in fase di test dimostrativi, il resto in fase di sviluppo o studio di fattibilità.