Tatuaggi, entro il 2030 il mercato varrà oltre 90 miliardi di dollari

Fra i Millennial, oltre il 30% ne ha almeno uno. E in Europa il Paese con la più alta percentuale di tatuati è l’Italia

Mar 31, 2025 - 18:44
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Tatuaggi, entro il 2030 il mercato varrà oltre 90 miliardi di dollari

Roma, 31 novembre 2025 – Ha una storia millenaria, che comincia addirittura cinquemila anni fa, durante l’Età della Pietra. Nei millenni ha assunto diversi significati, dall’appartenenza a tribù, a "farmaco" per alleviare i dolori fisici secondo antiche credenze, sino alla semplice decorazione corporea. Oggi, il tatuaggio ha mille sfumature, per alcuni è una semplice moda, per altri una via per esternare e comunicare un proprio ideale o una propria concezione della vita. Di certo, nei casi più alti si tratta di una forma artistica con una sua dignità, che negli ultimissimi anni, soprattutto in Italia, ha conosciuto una fortuna non trascurabile. Stando a recenti sondaggi, a livello globale il mercato dei tatuaggi ha ormai raggiunto i 50 miliardi di dollari, e si avvia nei prossimi cinque a superare i 90 miliardi. In Europa, il Paese con la più alta percentuale di tatuati è l’Italia.

Statistiche del mondo della body art

Il mercato dei tatuaggi è stato valutato 48,6 miliardi di dollari nel 2022, oltre 50 nel 2023 ed è previsto dagli addetti ai lavori intorno ai 90,5 miliardi di dollari di fatturato entro il 2030, con una crescita attesa dell'8,4% annuo dal 2024 al 2030. Ad incidere su questa crescita vi sono vari fattori, dalla progressiva accettazione sociale dei tatuaggi, che anche nel lavoro sono ormai vietati esclusivamente nelle forze dell’ordine. Si calcola che fra i Millennial, ormai oltre il 30% abbia almeno un tatuaggio. Anche fra gli adulti la percentuale è in crescita. Ad esempio negli Stati Uniti, secondo l'American Society of Dermatologic Surgery, circa il 25% delle persone ha almeno un tatuaggio. Questa crescente domanda ha fatto proliferare il numero di studi e laboratori, con crescente qualità e utilizzo di nuove apparecchiature.

Nel 2023, il Nord America dominava il mercato globale dei tatuaggi, contribuendo a circa il 40% delle entrate totali. Asia Pacifico ha seguito una quota del 25%, mentre l'Europa rappresentava il 20%. L'America Latina ha contribuito con il 10% e il Medio Oriente e l'Africa si sono combinati per il 5% delle entrate totali del mercato.

  • I tatuaggi permanenti detenevano la più grande quota di mercato nel 2023, catturando circa il 70%.
  • I tatuaggi semi-permanenti seguivano al 20%.
  • I tatuaggi temporanei rappresentavano il 10% delle entrate totali.

La fascia di età 18-25 anni rappresentava la più grande quota del mercato nel 2023, col 40% della domanda totale di tatuaggi.

Curiosità sulla body art

In uno studio della piattaforma online per l’apprendimento delle lingue Preply, sono state analizzate alcune curiosità legate al mondo della body art. In particolare, si è visto quali fossero le lingue più tatuate. Al primo posto vi è il giapponese con oltre 231.240 ricerche su Google all’anno, seguito dal cinese con 184.800 e dall’arabo con 81.600. I tatuaggi in persiano hanno registrato il maggiore aumento di popolarità con una crescita della domanda del 312% annuo.

Gli Stati Uniti sono il Paese con il maggior numero di rimorsi per i tatuaggi, con oltre 1 milione di ricerche annuali per la rimozione di tatuaggi, davanti al Brasile con oltre 275mila e al Regno Unito con più di 217mila. In Italia, è Milano la città con la maggiore richiesta di rimozioni di tatuaggi con 6.720 ricerche all’anno, seguita da Roma con 6.720 e da Torino con 1.680 ricerche. Palermo, Bari e Catania chiudono la top 10, con meno di 850 ricerche ciascuna.