Di Battista a La7: “‘Bau bau’ di Montaruli? Patetica e offensiva ma la colpa è di Meloni”. Lite con Tardino (Lega) su Santanchè e chat di Fdi

"Non mi fa ridere quella scena patetica, perché offende tutti gli italiani che le pagano uno stipendio da 13mila euro al mese". Di Battista commenta il 'bau bau' di Montaruli, scontrandosi con la leghista Tardino sul caso Santanchè e sulle chat di Fdi - Il video L'articolo Di Battista a La7: “‘Bau bau’ di Montaruli? Patetica e offensiva ma la colpa è di Meloni”. Lite con Tardino (Lega) su Santanchè e chat di Fdi proviene da Il Fatto Quotidiano.

Feb 12, 2025 - 14:35
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Di Battista a La7: “‘Bau bau’ di Montaruli? Patetica e offensiva ma la colpa è di Meloni”. Lite con Tardino (Lega) su Santanchè e chat di Fdi

Il ‘bau bau’ di Montaruli? A me non fa ridere quella scena patetica, perché offende tutti gli italiani che le pagano uno stipendio da 13mila euro al mese. Tuttavia, forse è troppo facile prendersela con la pregiudicata Montaruli, perché, prima ancora di lei, la responsabile principale di quel ‘bau bau’ è Giorgia Meloni“. Sono le parole pronunciate a Dimartedì (La7) dall’ex deputato del M5s, Alessandro Di Battista, a proposito della performance televisiva della parlamentare di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli. E mostra una fotografia che immortala Giorgia Meloni mentre stringe la mano alla vice-capogruppo del suo partito, fresca di nomina a sottosegretario all’Università e alla Ricerca, incarico da cui poi si dimise dopo la condanna dalla Cassazione per peculato.

“Giorgia Meloni – spiega Di Battista – ha scelto la Montaruli come sottosegretaria nonostante una condanna in primo grado, quindi sapeva perfettamente che Montaruli avrebbe potuto ricevere una condanna in via definitiva per un reato contro la pubblica amministrazione. Eppure l’ha scelta e l’ha piazzata come sottosegretaria all’Università e alla Ricerca”.

L’ex parlamentare ha poi un botta e risposta vivace con Annalisa Tardino, ex europarlamentare della Lega, sul caso Santanché e sulle chat di Fratelli d’Italia contenute nel libro di Giacomo Salvini, “Fratelli di chat” (ed. Paper First).
La leghista invoca il garantismo sulla ministra del Turismo: “Non c’è nulla di certo, non è stata condannata, quindi ritengo che oggi non si possano chiedere oggettivamente le sue dimissioni”.
Di Battista insorge: “Ma lei affiderebbe i suoi figli da accompagnare a scuola a una persona solo indagata per pedofilia?”.
“Non stiamo discutendo di questo”, ribatte Tardino.
“Perché dobbiamo affidare l’onere dello Stato a una politica indagata per truffa ai danni dello Stato?“, chiede Di Battista.

La polemica si ripete anche sulle chat di Fratelli d’Italia, che Tardino bolla come ‘gossip’: “L’opposizione è alla frutta e non sa fare neanche il suo lavoro. Fa opposizione su casi inesistenti, come le chat di Fratelli d’Italia, che non sono altro che gossip“.
“Guardi che quello è giornalismo – replica Di Battista – Il fatto che un presidente del Consiglio reputi il suo vice, nonché ministro dei Trasporti, un quaquaraquà, e dica che dovrebbe andare a nascondersi per le dichiarazioni sulle accise, grazie alle quali hanno preso i voti e hanno oggi la maggioranza parlamentare, non è gossip. È giornalismo”.
Un giornalismo serio si dovrebbe occupare di altro e non di minare un governo stabile“, accusa Tardino.
“Veramente è la Meloni che mina il suo governo giudicando Salvini un ‘bimbominkia’ e lo dico con il massimo rispetto per i bimbiminkia”, risponde Di Battista.
“Non sono certamente chat di questi giorni”, ribatte la leghista.
“Non sono neppure chat di quando stavano alle scuole medie”, ironizza Di Battista.

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