"Demansionata e trasferita". La protesta in Autolinee Toscane

Una dipendente di via Catagnina è stata spostata di arbitrio al servizio biglietteria senza alcun accordo . La denuncia di Luca Mannini, segretario di Fit Cisl: "L’impiegata ha agito a beneficio dell’azienda".

Mar 5, 2025 - 07:26
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"Demansionata e trasferita". La protesta in Autolinee Toscane

Traferita e demansionata senza preavviso e contro la sua volontà. È quanto accaduto ad una dipendente di Autolinee Toscane da anni impiegata all’ufficio esercizio, successivamente all’Urp e infine al settore commerciale. La denuncia arriva da Luca Mannini, il segretario provinciale della Fit Cisl Massa Carrara Toscana nord. "Mentre fino ad oggi i passaggi da un settore all’altro non hanno implicato nessun trasferimento di sede, nessun cambio di orario lavorativo, nessuna riduzione dei giorni di riposo e nessun’altra penalizzazione varia – scrive Mannini –, questa volta la dipendente è venuta a trovarsi in una situazione del tutto diversa, con forti disagi personali. Nel corso degli anni la lavoratrice ha più volte manifestato, formalmente, la volontà di ritornare al settore di origine o in altri ruoli che permettessero un percorso di crescita lavorativa, ma le sue richieste sono cadute nel vuoto. Anzi a novembre 2023 al contrario le è stata chiesta la disponibilità a dare un aiuto, anche se temporaneo, alla biglietteria di Carrara con tre prestazioni lavorative settimanali".

"Nell’interesse dell’azienda e a dimostrazione del suo attaccamento verso quest’ultima la dipendente ha accettato – prosegue Mannini –, rinunciando pure, per una questione di sudditanza psicologica verso i superiori dopo loro espressa richiesta, alla trasferta prevista da Ccnl. L’azienda l’ha ripagata con un trasferimento forzato e definitivo, mediante comunicazione scritta dalla funzione di impiegata alla sede di Catagnina alla funzione di addetta di biglietteria alternandosi tra quella alla stazione di Massa a quella di Carrara. Due biglietterie in due Comuni diversi, senza indennità di trasferta e soprattutto gestendola come un burattino.Oltretutto la dipendente è una rappresentante sindacale con delega al settore impiegatizio, membro del direttivo aziendale Fit Cisl e soggetto fragile, riconosciuta come tale dall’azienda stessa. I vertici di Autolinee Toscane Gianni Bechelli e Jean-Luc Laugaa, rispettivamente presidente e amministratore delegato – prosegue il sindacalista –, sono a conoscenza dell’atteggiamento autoritario che hanno i loro dirigenti del commerciale o non hanno contezza della cosa? Attendiamo speranzosi una convocazione per un incontro che ristabilisca corrette relazioni sindacali e rispetto reciproco, per evitare inutili azioni legali".