Dazi, Trump pronto a colpire chip e farmaci. Sefcovic negli Usa: “Vogliamo un accordo giusto”
Donald Trump non si ferma. La guerra commerciale prosegue e le dichiarazioni del presidente Usa continuano a seminare il caos. Trump assicura che già questa settimana annuncerà dazi sui semiconduttori, anche se ci sarà flessibilità con alcune aziende del settore. Ciò significa che l’esclusione degli smartphone e dei computer dalle tariffe reciproche con la Cina […] L'articolo Dazi, Trump pronto a colpire chip e farmaci. Sefcovic negli Usa: “Vogliamo un accordo giusto” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Donald Trump non si ferma. La guerra commerciale prosegue e le dichiarazioni del presidente Usa continuano a seminare il caos. Trump assicura che già questa settimana annuncerà dazi sui semiconduttori, anche se ci sarà flessibilità con alcune aziende del settore. Ciò significa che l’esclusione degli smartphone e dei computer dalle tariffe reciproche con la Cina avrà vita corta. Trump ha inoltre confermato che la prossima mossa sarà quella di colpire anche i farmaci.
Mosse che si inseriscono nel piano di riportare in Usa le produzioni strategiche, dai chip ai medicinali, dall’acciaio all’alluminio e alle auto. In modo da non dipendere da Paesi stranieri, tantomeno dalla Cina. Il tutto con una certa elasticità: “Non cambio idea, nessun Paese si salverà, ma sono flessibile“, ha detto il tycoon tentando di spiegare il suo “back-and-forth” (tira e molla) tariffario. Wall Street e le altre borse hanno iniziato la settimana positivamente ma l’incertezza incombe sugli investitori.
In un clima segnato dalla crescente diffidenza, con nuove raccomandazioni dell’Ue ai suoi funzionari in missione negli Usa, il commissario Ue per il Commercio Maros Sefcovic è sbarcato a Washington per un nuovo round di colloqui con le sue controparti americane. Nel suo terzo viaggio oltreoceano dall’inizio della presidenza Trump, nell’agenda dello slovacco ci sono colloqui con il segretario al Commercio Howard Lutnick e il rappresentante speciale per il Commercio, Jamieson Greer. Nessun faccia a faccia sarebbe previsto con il segretario al Tesoro Steve Bessent, anche se i programmi sono in continuo aggiornamento. Lo scopo è scongiurare l’escalation “esplorando il terreno per una soluzione negoziata“, come ha spiegato una nota stampa della Commissione europea sulla pausa di 90 giorni (sino al 14 luglio) alle sue contromisure contro i dazi Usa. “L’Ue rimane costruttiva e pronta a raggiungere un accordo equo, che preveda anche la reciprocità attraverso la nostra offerta di dazi zero contro zero sui beni industriali e il lavoro sulle barriere non tariffarie. Il raggiungimento di questo obiettivo richiederà un significativo sforzo congiunto da entrambe le parti”, ha scritto su X Sefcovic dopo l’incontro a Washington con il segretario al commercio americano e il rappresentante commerciale statunitense.
Sul piatto delle trattative, l’Ue gioca la carta dell’acquisto di gas naturale liquefatto (gnl) dagli Stati Uniti, che è una delle richieste di Trump per riequilibrare il deficit commerciale. È “una possibilità” nel contesto “dell’attuale situazione”, ha ribadito una portavoce della Commissione europea, ricordando che von der Leyen aveva già menzionato questa opzione lo scorso novembre, subito dopo le presidenziali Usa. Bruxelles si dice pronta a rafforzare la diversificazione delle fonti energetiche, dopo il progressivo distacco dal gas russo, e sottolinea che “gli Stati Uniti sono assolutamente una delle opzioni possibili”. Intanto il tycoon vanta le sue politiche commerciali per intestarsi il merito della mossa di Nvidia, che produrrà i suoi supercomputer di intelligenza artificiale interamente negli Stati Uniti per un valore di 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.
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