"Daredevil - Rinascita" la nuova serie tv Marvel di Disney+: cosa ne pensiamo?

In un panorama seriale sempre più affollato di produzioni supereroistiche, il ritorno del Diavolo di Hell's Kitchen rappresenta un evento di particolare rilevanza per i fan del Marvel Cinematic Universe e non solo. "Daredevil - Rinascita" (Daredevil: Born Again in originale), ha debuttato su Disney+ il 4 marzo 2025, e si configura come un'operazione tanto ambiziosa quanto delicata: trasportare l'essenza di una delle serie più apprezzate dell'era Netflix-Marvel nel contesto produttivo dei Marvel Studios targati Disney+, mantenendone l'identità ma integrandola organicamente nell'universo condiviso. Dopo i primi tre episodi usciti, è possibile tracciare un primo bilancio critico di quest'operazione, che si rivela essere più riuscita di quanto le premesse potessero far temere. Indice Di cosa parla "Daredevil - Rinascita"? Da Netflix a Disney+: "Daredevil - Rinascita" ha mentenuto la sua identità? "Daredevil - Rinascita" merita una chance? Di cosa parla "Daredevil - Rinascita"? La tredicesima serie televisiva del Marvel Cinematic Universe prodotta dai Marvel Studios si presenta ufficialmente come continuazione diretta della serie Netflix conclusasi nel 2018, riabilitando de facto quella produzione all'interno del canone ufficiale MCU. La scelta di mantenere Charlie Cox e Vincent D'Onofrio nei rispettivi ruoli di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin non è solo un omaggio ai fan, ma rappresenta un intelligente riconoscimento dell'eccellenza interpretativa raggiunta dai due attori. La premessa narrativa di "Daredevil - Rinascita" si sviluppa attorno a un'interessante dicotomia: da un lato Matt Murdock, avvocato cieco che inizialmente privilegia l'approccio legale rispetto all'attività di vigilante, dall'altro Wilson Fisk che intraprende un percorso inverso, cercando legittimazione politica come candidato sindaco di New York City. Questa contrapposizione rappresenta un'evoluzione tematica rispetto alla serie originale, ponendo interrogativi più complessi sul significato di giustizia in un mondo in cui le linee tra legalità e criminalità, tra istituzione e corruzione, diventano sempre più sfumate. La campagna elettorale di Fisk, descritta come un'operazione di "gaslighting" su scala progressivamente più ampia, offre una lettura politica contemporanea che arricchisce il sottotesto della narrazione. L'introduzione di Heather Glenn come nuovo interesse amoroso di Murdock aggiunge ulteriore complessità alla riflessione sul vigilantismo, creando una dinamica relazionale che, stando alle parole di Cox stesso, porta a "conversazioni toccanti" tra i personaggi. La tensione tra vita privata e missione pubblica rimane così uno dei cardini narrativi della serie. Da Netflix a Disney+: "Daredevil - Rinascita" ha mentenuto la sua identità? L'operazione di trasferimento dalla piattaforma Netflix a Disney+ ha attraversato vicissitudini creative significative. Inizialmente affidata a Matt Corman e Chris Ord, la serie ha subito una svolta decisiva con l'arrivo di Dario Scardapane come showrunner, figura che ha garantito una maggiore fedeltà alle atmosfere della produzione originale. Questa evoluzione produttiva riflette la tensione creativa tra l'esigenza di innovare e la necessità di rispettare un'eredità narrativa molto amata. Il cast ricostituito rappresenta un altro elemento di continuità fondamentale: oltre ai già citati Cox e D'Onofrio, ritroviamo Deborah Ann Woll nei panni di Karen Page ed Elden Henson in quelli di Foggy Nelson, pilastri narrativi della versione Netflix. Particolarmente significativo è il ritorno di Jon Bernthal nel ruolo di Frank Castle/The Punisher, personaggio che aveva conquistato una propria serie spin-off, e di Wilson Bethel nei panni di Benjamin "Dex" Poindexter, l'inquietante antagonista della terza stagione. Uno dei timori principali riguardanti il passaggio da Netflix a Disney+ concerneva l'eventuale annacquamento del tono cupo e violento che caratterizzava la serie originale. Le dichiarazioni iniziali degli showrunner Corman e Ord avevano alimentato questi timori, successivamente mitigati dall'arrivo di Scardapane e dalla promessa di maggiore fedeltà alle atmosfere originali. I primi tre episodi confermano questa promessa: "Daredevil - Rinascita" mantiene l'essenza visiva e tonale della serie Netflix, pur integrandosi nel più ampio contesto del MCU. La preparazione fisica di Cox, focalizzata sulle arti marziali miste per differenziare gli stili di combattimento in base agli avversari, suggerisce un'attenzione particolare alle sequenze d'azione, elemento distintivo della serie originale. Interessante anche la scelta stilistica per quanto riguarda Wilson Fisk: D'Onofrio, che aveva guadagnato 18 chili per il ruolo nella serie Netflix, utilizza ora un costume protesico tecnologicamente avanzato, più leggero e realistico, in continuità con l'approccio adottato per le sue apparizioni in "Hawkeye" ed "Echo". "Daredevil - Rinascita" merita una chance? Il successo

Mar 22, 2025 - 15:11
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"Daredevil - Rinascita" la nuova serie tv Marvel di Disney+: cosa ne pensiamo?

daredevil

In un panorama seriale sempre più affollato di produzioni supereroistiche, il ritorno del Diavolo di Hell's Kitchen rappresenta un evento di particolare rilevanza per i fan del Marvel Cinematic Universe e non solo.

"Daredevil - Rinascita" (Daredevil: Born Again in originale), ha debuttato su Disney+ il 4 marzo 2025, e si configura come un'operazione tanto ambiziosa quanto delicata: trasportare l'essenza di una delle serie più apprezzate dell'era Netflix-Marvel nel contesto produttivo dei Marvel Studios targati Disney+, mantenendone l'identità ma integrandola organicamente nell'universo condiviso.

Dopo i primi tre episodi usciti, è possibile tracciare un primo bilancio critico di quest'operazione, che si rivela essere più riuscita di quanto le premesse potessero far temere.

Indice

  1. Di cosa parla "Daredevil - Rinascita"?
  2. Da Netflix a Disney+: "Daredevil - Rinascita" ha mentenuto la sua identità?
  3. "Daredevil - Rinascita" merita una chance?

Di cosa parla "Daredevil - Rinascita"?

La tredicesima serie televisiva del Marvel Cinematic Universe prodotta dai Marvel Studios si presenta ufficialmente come continuazione diretta della serie Netflix conclusasi nel 2018, riabilitando de facto quella produzione all'interno del canone ufficiale MCU.

La scelta di mantenere Charlie Cox e Vincent D'Onofrio nei rispettivi ruoli di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin non è solo un omaggio ai fan, ma rappresenta un intelligente riconoscimento dell'eccellenza interpretativa raggiunta dai due attori.

La premessa narrativa di "Daredevil - Rinascita" si sviluppa attorno a un'interessante dicotomia: da un lato Matt Murdock, avvocato cieco che inizialmente privilegia l'approccio legale rispetto all'attività di vigilante, dall'altro Wilson Fisk che intraprende un percorso inverso, cercando legittimazione politica come candidato sindaco di New York City.

Questa contrapposizione rappresenta un'evoluzione tematica rispetto alla serie originale, ponendo interrogativi più complessi sul significato di giustizia in un mondo in cui le linee tra legalità e criminalità, tra istituzione e corruzione, diventano sempre più sfumate.

La campagna elettorale di Fisk, descritta come un'operazione di "gaslighting" su scala progressivamente più ampia, offre una lettura politica contemporanea che arricchisce il sottotesto della narrazione.

L'introduzione di Heather Glenn come nuovo interesse amoroso di Murdock aggiunge ulteriore complessità alla riflessione sul vigilantismo, creando una dinamica relazionale che, stando alle parole di Cox stesso, porta a "conversazioni toccanti" tra i personaggi.

La tensione tra vita privata e missione pubblica rimane così uno dei cardini narrativi della serie.

Da Netflix a Disney+: "Daredevil - Rinascita" ha mentenuto la sua identità?

L'operazione di trasferimento dalla piattaforma Netflix a Disney+ ha attraversato vicissitudini creative significative. Inizialmente affidata a Matt Corman e Chris Ord, la serie ha subito una svolta decisiva con l'arrivo di Dario Scardapane come showrunner, figura che ha garantito una maggiore fedeltà alle atmosfere della produzione originale.

Questa evoluzione produttiva riflette la tensione creativa tra l'esigenza di innovare e la necessità di rispettare un'eredità narrativa molto amata.

Il cast ricostituito rappresenta un altro elemento di continuità fondamentale: oltre ai già citati Cox e D'Onofrio, ritroviamo Deborah Ann Woll nei panni di Karen Page ed Elden Henson in quelli di Foggy Nelson, pilastri narrativi della versione Netflix.

Particolarmente significativo è il ritorno di Jon Bernthal nel ruolo di Frank Castle/The Punisher, personaggio che aveva conquistato una propria serie spin-off, e di Wilson Bethel nei panni di Benjamin "Dex" Poindexter, l'inquietante antagonista della terza stagione.

Uno dei timori principali riguardanti il passaggio da Netflix a Disney+ concerneva l'eventuale annacquamento del tono cupo e violento che caratterizzava la serie originale.

Le dichiarazioni iniziali degli showrunner Corman e Ord avevano alimentato questi timori, successivamente mitigati dall'arrivo di Scardapane e dalla promessa di maggiore fedeltà alle atmosfere originali.

I primi tre episodi confermano questa promessa: "Daredevil - Rinascita" mantiene l'essenza visiva e tonale della serie Netflix, pur integrandosi nel più ampio contesto del MCU.

La preparazione fisica di Cox, focalizzata sulle arti marziali miste per differenziare gli stili di combattimento in base agli avversari, suggerisce un'attenzione particolare alle sequenze d'azione, elemento distintivo della serie originale.

Interessante anche la scelta stilistica per quanto riguarda Wilson Fisk: D'Onofrio, che aveva guadagnato 18 chili per il ruolo nella serie Netflix, utilizza ora un costume protesico tecnologicamente avanzato, più leggero e realistico, in continuità con l'approccio adottato per le sue apparizioni in "Hawkeye" ed "Echo".

"Daredevil - Rinascita" merita una chance?

Il successo di "Daredevil - Rinascita" appare immediato e significativo: 7,5 milioni di visualizzazioni nei primi cinque giorni rappresentano un record assoluto per il 2025 su Disney+, confermando l'attesa e l'affetto del pubblico per questi personaggi.

L'85% di gradimento su Rotten Tomatoes suggella un'accoglienza critica altrettanto positiva. Questo successo, unito al mantenimento dell'essenza narrativa originale, rappresenta un'importante conferma per i Marvel Studios, dimostrando la possibilità di incorporare toni più maturi e complessi all'interno dell'universo condiviso senza sacrificare l'identità distintiva delle singole produzioni.

"Daredevil - Rinascita" si configura non solo come un ritorno atteso ma anche come potenziale punto di svolta per l'intera strategia seriale dei Marvel Studios.

Come suggerisce il titolo stesso, "Rinascita" non è solo la condizione del protagonista ma anche quella dell'intera operazione: un nuovo inizio che non rinnega il passato ma lo incorpora in una visione più ampia e articolata. Una sfida complessa che, almeno nei suoi primi episodi, sembra decisamente vinta.

E quindi, se siete in cerca dell'approccio più leggero e spettacolare del tradizionale Marvel Cinematic Universe, questa serie segue strade decisamente diverse, ma se invece state cercando un prodotto simile al "Daredevil" di Netflix, almeno in queste nuove puntate, il lascito della serie Netflix è rispettato in pieno, con il ritorno del cast originale e un tono che mantiene l'oscurità e la complessità narrativa che hanno reso celebre la serie.