Dalla Food Valley al mondo. La sfida di Bnl Bnp Paribas: banca globale con radici locali
Elena Goitini: "Integrare relazione umana con la potenza dell’Intelligenza Artificiale"

I territori e le relative realtà produttive come destinatari di un impegno che continua a crescere e che ha l’ambizione di accompagnare imprese e famiglie nei delicati momenti di trasformazione e di passaggio come quelli che stiamo attraversando. Una mission che BNL rinnova attraverso uno sguardo lungimirante rispetto alle sfide che attendono le filiere italiane sui mercati con uno sguardo all’innovazione e alla transizione digitale. E non potrebbe essere diversamente per il Gruppo BNP Paribas che, nello Stivale, conta 14 società inclusa BNL, oltre 5 milioni di clienti e circa 16 mila collaboratori.
Una presenza, quella di BNL BNP Paribas, che conta in Emilia-Romagna 42 sedi dedicate a diverse tipologie di clientela – individui, famiglie, imprese, enti – e un modello di servizio sinergico con le società del Gruppo BNP Paribas in Italia. La Direzione Territoriale Centro-Nord BNL BNP Paribas, oltre che in Emilia-Romagna opera nelle Marche, in Toscana e in Umbria, per un totale di 126 agenzie e centri di business tra retail, private banking & wealth management, corporate banking e consulenza patrimoniale con la Rete Life Banker. Operano in tutta la Direzione Territoriale Centro-Nord oltre 800 persone, di cui circa 250 solo in Emilia-Romagna. Delle sfide dei prossimi mesi e degli obiettivi che si pone l’istituto di credito parliamo con Elena Goitini, Amministratore Delegato di BNL e Responsabile del Gruppo BNP Paribas in Italia, che apre oggi i lavori dell’incontro dal titolo ’Il futuro del food, motore della crescita del territorio nelle sfide globali’ all’APE Parma Museo.
Nel 2024 BNL ha registrato risultati solidi. È merito dell’effetto-tassi? Qual è la vostra strategia?
"I risultati del 2024 non sono semplicemente un riflesso dell’effetto-tassi. Al contrario, sono la conseguenza di un lavoro rigoroso e di scelte strategiche precise, come la composizione a tasso fisso del nostro portafoglio mutui. Abbiamo puntato su produttività, qualità dell’attivo e innovazione, mantenendo una visione industriale chiara: essere una banca moderna e competitiva, che accompagna i clienti nelle transizioni chiave. Il valore aggiunto? Far parte dell’ecosistema BNP Paribas, una piattaforma unica che ci permette di operare come banca-hub, coniugando specializzazione e sinergia".
Quale modello di business guida la trasformazione di BNL?
"Le banche stanno attraversando una trasformazione profonda. I clienti oggi si aspettano dalla banca la stessa esperienza user-friendly che ricevono dalle big tech. E noi dobbiamo essere pronti, con un modello ibrido che integri la relazione umana con la potenza dell’intelligenza artificiale. Oggi in Italia, il Gruppo BNP Paribas sviluppa circa 100 use case legati all’IA. La vera sfida è mantenere centrale il ruolo del banker, come guida razionale e relazionale, dentro un sistema sempre più digitale, veloce e interconnesso".
Che ruolo giocherà BNL nel riassetto bancario italiano?
"BNL è parte integrante del Gruppo BNP Paribas, che considera l’Italia un mercato domestico strategico. Non siamo focalizzati sul risiko bancario in corso: osserviamo con interesse le dinamiche del settore; puntiamo su operazioni capaci di generare valore industriale nel lungo termine. L’acquisizione in corso di AXA IM da parte del nostro Gruppo ne è un esempio: crea un player leader nell’asset management e genera economie di scala. BNL si muove all’interno di questa logica, beneficiando di una dimensione internazionale e di una forte presenza locale".
I dati certificano che il credito è in calo. Qual è la vostra lettura del contesto economico?
"Viviamo in un’epoca di complessità. L’antifragilità, più della resilienza, è la chiave: la capacità di reagire alla discontinuità trasformandola in evoluzione. Le imprese italiane, nonostante un atteggiamento prudente, stanno tornando a investire, spinte da un contesto di tassi in discesa. Le famiglie, a loro volta, stanno riscoprendo fiducia nei mutui. Il nostro osservatorio restituisce un tessuto imprenditoriale dinamico, determinato a non perdere il treno della transizione – energetica, digitale, ambientale – e capace di unire innovazione e competitività".
Con grande tempismo, avete organizzato per questa mattina a Parma un incontro sul food, uno dei settori toccati dai dazi. Più in generale, perché un evento di questo tipo?
"L’appuntamento di Parma si inserisce nel roadshow che BNL BNP Paribas sta portando in giro per l’Italia dallo scorso anno: finora abbiamo toccato cinque città e la tappa di oggi è una delle prime del nuovo ciclo. Il Food è un’eccellenza del nostro Paese e gli imprenditori del settore sono i migliori ambasciatori del Made in Italy. Eventi come questo di oggi, che coinvolgono anche istituzioni e accademia a livello locale, sono momenti preziosi in cui ci si confronta sulle reciproche view ed esperienze. Siamo attivi con i team della nostra Direzione Territoriale Centro-Nord, che interagiscono con i clienti per condividere esigenze e soluzioni. Il roadshow di BNL è un’occasione ulteriore per ribadire la nostra vicinanza. Il tour proseguirà in altre città, al passo con il mondo che cambia".