Da Torino è partito per gli Usa l’habitat per gli astronauti Artemis di Thales Alenia Space
Partita da Torino per gli Stati Uniti la struttura primaria del modulo lunare Halo del programma Artemis della Nasa.Tutti i dettagli

Partita da Torino per gli Stati Uniti la struttura primaria del modulo lunare Halo del programma Artemis della Nasa.Tutti i dettagli
In viaggio verso gli Stati Uniti il modulo Halo realizzato in Italia da Thales Alenia Space per la stazione spaziale lunare.
Dopo aver completato con successo una serie di test ambientali nello stabilimento Thales Alenia Space di Torino, la struttura primaria di Halo (Habitation and Logistics Outpost) è partita per Gilbert, in Arizona, dove il prime contractor Northrop Grumman completerà la struttura in vista del lancio in orbita lunare con l’elemento di alimentazione e propulsione Gateway, secondo quanto ha annunciato una nota della società il 2 aprile.
Il modulo lunare fa parte infatti del programma Artemis della Nasa, volto a stabilire una presenza umana duratura sulla Luna come punto di appoggio per future missioni di esplorazione interplanetaria.
Se Thales Alenia Space Italia è stata già responsabile di oltre la metà del volume della Stazione Spaziale Internazionale, ora è lavoro sulla maggior parte dei moduli della Gateway, incluso il modulo International Habitation dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e la struttura primaria per l’Habitation and Logistics Outpost (Halo) della Nasa appunto, in qualità di subappaltatore di Northrop Grumman, nonché il modulo Esprit dell’Esa che fornirà capacità di comunicazione e rifornimento.
Tutti i dettagli.
COS’È IL MODULO LUNARE
In particolare, Halo fornirà agli astronauti che prenderanno parte al programma Artemis uno spazio per vivere, lavorare, condurre ricerche scientifiche e prepararsi alle missioni sulla superficie lunare. Il suo lancio è previsto insieme all’elemento dell’alimentazione e propulsione (PPE) e sarà il primo habitat per gli astronauti in visita al Gateway. Fornirà capacità di comando, controllo e gestione dei dati, immagazzinamento e distribuzione di energia, controllo termico, comunicazioni e capacità di tracciamento.
IL RUOLO DI THALES ALENIA SPACE PER IL MODULO HALO
Thales Alenia Space in Italia è responsabile della progettazione e della produzione della struttura primaria Halo (il modulo pressurizzato), dei portelli, delle strutture secondarie esterne, del controllo della pressione del modulo e del vestibolo, dei passaggi e delle condutture elettriche e fluidiche, di parte dei riscaldatori, del sistema di protezione dai meteoroidi, oltre alla struttura che interfaccia con i sistemi di attracco della Nasa.
Inoltre, Halo ha permesso la crescita di una filiera italiana con lo sviluppo di prodotti qualificati per applicazioni lunari, riutilizzati per tutti gli altri elementi della stazione Gateway in fase di sviluppo, indica la nota di Tas.
A LAVORO ANCHE SULL’AIRLOCK EMIRATINO E NON SOLO
Come già detto, oltre ai moduli Lunar-View, Lunar-Link, Lunar I-Hab per l’Esa, e il modulo pressurizzato Halo per Northrop Grumman, Thales Alenia Space si è aggiudicata di recente il contratto per la costruzione dell’airlock emiratino da parte di MBRSC in qualità di prime contractor. Il nuovo partner della Nasa per il Gateway, infatti, il Mohammad Bin Rashid Space Centre (MBRSC) degli Emirati Arabi Uniti, ha dato il via alla fase iniziale di progettazione del Gateway Crew e Science Airlock che sarà consegnato su Artemis VI.
Alla fine del 2023, l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ha selezionato Thales Alenia Space per la realizzazione di un Habitat lunare multiuso che sarà il primo avamposto permanente sulla Luna. Queste nuove infrastrutture sono destinate a offrire all’equipaggio la possibilità di lavorare in completa sicurezza e vivere in un ambiente lunare confortevole.
Infine, lo scorso gennaio Thales Alenia Space si è anche aggiudicata un contratto con l’Esa per la produzione di un lander lunare per il trasporto merci. Denominato Argonaut, iI lander volerà verso la Luna e atterrerà sulla sua superficie, garantendo all’Europa un accesso autonomo al nostro satellite.