Cultura e natura ’Il Custode dell’Orto’ tra le opere in mostra

di Anna Mangiarotti Da Milano il consiglio è di evadere verso Pavia seguendo il corso del Naviglio. Per tornare a respirare...

Mag 1, 2025 - 06:16
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Cultura e natura ’Il Custode dell’Orto’ tra le opere in mostra

di Anna Mangiarotti
Da Milano il consiglio è di evadere verso Pavia seguendo il corso del Naviglio. Per tornare a respirare la pace, il quieto vivere. Senza l’ambizione del comparire, la ex-capitale di regno non si mette in mostra, ma riserva sorprese.

Prendiamo i due grandi collegi Borromeo e Ghislieri: perfetti esemplari di architettura rinascimentale, le case più maestose di Pavia vanno cercate dove la città par già andata in campagna. Nel centro storico, ma a pochi passi dal fiume Ticino, soprattutto Horti dell’Almo Collegio Borromeo (il Collegio universitario di merito più antico d’Italia) è un’area verde di 35.000 mq (un tempo dedicata alla coltivazione di ortaglie e frutteti per gli alunni), riqualificata come spazio pubblico, in cui si intrecciano habitat naturali, riflessione culturale, impegno etico, equità, inclusione sociale. E arte contemporanea: in Horti la natura dialoga con opere, pure site specific, di significativi interpreti del nostro tempo. Alcune collocate in Horti Extra Art, antica chiesa anch’essa rigenerata.

Qui, fino al 21 settembre (ore 10-18), si ammira un colosso alto quasi due metri, realizzato tra Cinquecento e Seicento da un ignoto scultore: ’HORTI CUSTOS Il Custode dell’Orto’.

Occhi fatti di castagne, naso a forma di fico, le guance che ricordano cipolle e la fronte una mela cotogna, mento carciofato, con foglie a formare vistosi baffi. Un unicum nel panorama dell’epoca. Raro esempio di trasposizione tridimensionale della poetica di Giuseppe Arcimboldo, che nel pieno Cinquecento sconvolse i canoni ritrattistici componendo fisionomie umane attraverso ortaggi, frutti, fiori e animali.

E l’esperta di scultura lombarda Susanna Zanuso precisa: "Espressione del tardo Manierismo lombardo legato alla tradizione leonardesca delle teste di carattere, che ben si lega alla decorazione del Salone degli Affreschi del Collegio".

Sempre a Pavia, la 30ª Festa del Roseto, il 4 maggio (2 euro, attività e visite guidate gratuite), è occasione per ritornare nell’Orto Botanico, il più antico di Lombardia, praticamente un museo, dopo i lavori di ristrutturazione che hanno riguardato sicurezza, impiantistica, accessibilità, e il restauro delle Serre Scopoliane, delle storiche fontane e dell’edicola dedicata all’imperatore Francesco I d’Austria. In prossimità della Serra tropicale, al Centro Didattico apertura della mostra ’Legni nostrani, pregiati, proibiti’, curata da Paola Nola del Laboratorio di Dendrocronologia e Dendroecologia dell’Università di Pavia.

E il 6 maggio (ore 10.30-14.30), con focus sulle rose, riscoperta delle collezioni storiche della annessa biblioteca: ’Carte in orto: i percorsi’, libri, stampe, illustrazioni naturalistiche, strumenti per la didattica dei secoli passati, preziosi esemplari di antichi erbari (mostra comunque sempre visitabile durante l’apertura della biblioteca: lunedì-giovedì ore 9-17, venerdì 9-12.30, grazie all’audioguida fruibile tramite cellulare o con visita personalizzata prenotabile all’indirizzo bst@unipv.it).