Crowdsourcing logistics: quando i clienti effettuano le consegne
Di Arianna Seghezzi La last-mile delivery, anche chiamata consegna ultimo miglio, è la consegna di pacchi ordinati online direttamente al cliente finale. Tale processo è estremamente critico da diversi punti di vista. Considerando l’efficienza, è una delle attività più costose – se non la più costosa – dell’intera catena di distribuzione. Considerando la sostenibilità ambientale, è al centro del dibattito di opinione pubblica e stampa in merito alle emissioni generate dai mezzi addetti alla consegne. Considerando l’efficacia, è caratterizzata da richieste sempre più stringenti e sfidanti in termini di livello di servizio. Proprio a causa di queste criticità, la last-mile delivery è sempre stata – ed è tuttora – interessata dalla ricerca e applicazione di soluzioni innovative. Tra queste, una delle opzioni attualmente implementata in molteplici aree del mondo e in diversi settori merceologici è il cosiddetto “crowdsourcing logistics”. Per crowdsourcing logistics si intente l’esternalizzazione (outsourcing) a persone “comuni” non professionisti del settore (crowd) di attività logistiche (logistics). Con riferimento alla last-mile delivery quindi le consegne vengono effettuate da persone non addette ai lavori, che, tramite una piattaforma online, forniscono la loro disponibilità, mettendo a disposizione il loro tempo e la capacità dei loro mezzi di trasporto, a fronte di una remunerazione che può variare. Le tipologie di crowdsourcing logistics All'interno del concetto di crowdsourcing logistics rientrano numerose iniziative, anche molto eterogenee tra loro, che possono tuttavia essere ricondotte a quattro categorie principali. Ciascuna si differenzia dalle altre per le caratteristiche e le modalità di funzionamento, ma anche per il tipo di vantaggio che consentono di ottenere se confrontate alla soluzione di consegna tradizionale (in cui un van – tipicamente con alimentazione diesel – effettua un giro di consegne raggiungendo sequenzialmente diversi clienti). Consegne gratuite, in cui persone che già devono spostarsi raccolgono e consegnano pacchi per amici o conoscenti, tipicamente con una deviazione molto limitata rispetto al loro percorso originale. I principali vantaggi di questo modello sono di tipo sociale (coesione) e ambientale (riduzione delle emissioni, poiché i corrieri consegnano i pacchi senza dover percorrere una distanza aggiuntiva significativa rispetto al tragitto originario). Consegne occasionali – di solito retribuite – effettuate per conto di altri membri di una comunità (ad esempio compagni di università). Il principale vantaggio è sociale, poiché offrire il servizio di consegna permette di rafforzare le relazioni tra i membri della comunità. Soluzione ibrida, in cui un operatore e-commerce integra la propria flotta di furgoni (modello tradizionale) con un gruppo di corrieri occasionali che effettuano consegne in modalità crowdsourcing, al fine di sfruttare risorse aggiuntive. Questo modello comporta principalmente benefici economici (flessibilità), poiché le aziende possono contare sul “crowd” per gestire i picchi di domanda, che altrimenti richiederebbero l’“attivazione” di furgoni dedicati. Consegne effettuate da una flotta di corrieri creata ad hoc, le cui operazioni sono coordinate e ottimizzate centralmente. In questo caso, ci sono vantaggi sia in termini di efficienza (grazie alla maggiore flessibilità dei corrieri rispetto agli autisti di furgoni che effettuano giri giornalieri completi) sia in termini di efficacia (poiché le piattaforme online permettono di offrire servizi a valore aggiunto, come la geolocalizzazione e la raccolta degli ordini in tempo reale). I vantaggi e le sfide del crowdsourcing logistics “ibrido” multi-pacco Tra le diverse tipologie, i due modelli attualmente più utilizzati dai retailer sono la terza (soluzione ibrida) e la quarta (flotta ad hoc). Se la quarta categoria trova la sua applicazione principale — e più diffusa — nel peculiare ambito del food delivery, interessante risulta la soluzione ibrida. In particolare, desta attenzione la variante 'multi-pacco', in cui un singolo driver ritira più pacchi da un deposito e li consegna seguendo un itinerario predefinito, generalmente nell’arco di 2-4 ore (un esempio in tal senso è l’iniziativa Amazon Flex, attiva in diversi Paesi, inclusi gli Stati Uniti, il Regno Unito, Germania). Quali sono, dunque, i vantaggi del modello di crowdsourcing logistics nella variante multi-pacco? Uno dei principali benefici riguarda il costo: questa soluzione permette infatti di ottenere un risparmio rispetto al modello tradizionale di consegna, con una riduzione del costo per pacco che si attesta intorno al -10%, ma che può raggiungere anche il -25% in determinati scenari. Quali sono i fattori che influenzano maggiormente questo risultato, e a cui gli operatori quindi dovrebbero prestare attenzione? Certamente la domanda: un maggior grado di adozione di questa soluzione consente di ridurre la distanza tra

La last-mile delivery, anche chiamata consegna ultimo miglio, è la consegna di pacchi ordinati online direttamente al cliente finale. Tale processo è estremamente critico da diversi punti di vista. Considerando l’efficienza, è una delle attività più costose – se non la più costosa – dell’intera catena di distribuzione. Considerando la sostenibilità ambientale, è al centro del dibattito di opinione pubblica e stampa in merito alle emissioni generate dai mezzi addetti alla consegne. Considerando l’efficacia, è caratterizzata da richieste sempre più stringenti e sfidanti in termini di livello di servizio.
Proprio a causa di queste criticità, la last-mile delivery è sempre stata – ed è tuttora – interessata dalla ricerca e applicazione di soluzioni innovative. Tra queste, una delle opzioni attualmente implementata in molteplici aree del mondo e in diversi settori merceologici è il cosiddetto “crowdsourcing logistics”.
Per crowdsourcing logistics si intente l’esternalizzazione (outsourcing) a persone “comuni” non professionisti del settore (crowd) di attività logistiche (logistics). Con riferimento alla last-mile delivery quindi le consegne vengono effettuate da persone non addette ai lavori, che, tramite una piattaforma online, forniscono la loro disponibilità, mettendo a disposizione il loro tempo e la capacità dei loro mezzi di trasporto, a fronte di una remunerazione che può variare.
Le tipologie di crowdsourcing logistics
All'interno del concetto di crowdsourcing logistics rientrano numerose iniziative, anche molto eterogenee tra loro, che possono tuttavia essere ricondotte a quattro categorie principali. Ciascuna si differenzia dalle altre per le caratteristiche e le modalità di funzionamento, ma anche per il tipo di vantaggio che consentono di ottenere se confrontate alla soluzione di consegna tradizionale (in cui un van – tipicamente con alimentazione diesel – effettua un giro di consegne raggiungendo sequenzialmente diversi clienti).
- Consegne gratuite, in cui persone che già devono spostarsi raccolgono e consegnano pacchi per amici o conoscenti, tipicamente con una deviazione molto limitata rispetto al loro percorso originale. I principali vantaggi di questo modello sono di tipo sociale (coesione) e ambientale (riduzione delle emissioni, poiché i corrieri consegnano i pacchi senza dover percorrere una distanza aggiuntiva significativa rispetto al tragitto originario).
- Consegne occasionali – di solito retribuite – effettuate per conto di altri membri di una comunità (ad esempio compagni di università). Il principale vantaggio è sociale, poiché offrire il servizio di consegna permette di rafforzare le relazioni tra i membri della comunità.
- Soluzione ibrida, in cui un operatore e-commerce integra la propria flotta di furgoni (modello tradizionale) con un gruppo di corrieri occasionali che effettuano consegne in modalità crowdsourcing, al fine di sfruttare risorse aggiuntive. Questo modello comporta principalmente benefici economici (flessibilità), poiché le aziende possono contare sul “crowd” per gestire i picchi di domanda, che altrimenti richiederebbero l’“attivazione” di furgoni dedicati.
- Consegne effettuate da una flotta di corrieri creata ad hoc, le cui operazioni sono coordinate e ottimizzate centralmente. In questo caso, ci sono vantaggi sia in termini di efficienza (grazie alla maggiore flessibilità dei corrieri rispetto agli autisti di furgoni che effettuano giri giornalieri completi) sia in termini di efficacia (poiché le piattaforme online permettono di offrire servizi a valore aggiunto, come la geolocalizzazione e la raccolta degli ordini in tempo reale).
I vantaggi e le sfide del crowdsourcing logistics “ibrido” multi-pacco
Tra le diverse tipologie, i due modelli attualmente più utilizzati dai retailer sono la terza (soluzione ibrida) e la quarta (flotta ad hoc). Se la quarta categoria trova la sua applicazione principale — e più diffusa — nel peculiare ambito del food delivery, interessante risulta la soluzione ibrida. In particolare, desta attenzione la variante 'multi-pacco', in cui un singolo driver ritira più pacchi da un deposito e li consegna seguendo un itinerario predefinito, generalmente nell’arco di 2-4 ore (un esempio in tal senso è l’iniziativa Amazon Flex, attiva in diversi Paesi, inclusi gli Stati Uniti, il Regno Unito, Germania).
Quali sono, dunque, i vantaggi del modello di crowdsourcing logistics nella variante multi-pacco?
Uno dei principali benefici riguarda il costo: questa soluzione permette infatti di ottenere un risparmio rispetto al modello tradizionale di consegna, con una riduzione del costo per pacco che si attesta intorno al -10%, ma che può raggiungere anche il -25% in determinati scenari.
Quali sono i fattori che influenzano maggiormente questo risultato, e a cui gli operatori quindi dovrebbero prestare attenzione?
Certamente la domanda: un maggior grado di adozione di questa soluzione consente di ridurre la distanza tra due destinazioni consecutive, consentendo ai rider di portare a termine più consegne nello stesso tour.
In seconda istanza, come in tutte le iniziative di crowdsourcing logistics, l’adesione da parte dei rider: man mano che la flotta cresce, aumenta la probabilità di riuscire a trovare una corrispondenza migliore tra la durata dei turni e quella dei percorsi di consegna. Questo tema è strettamente correlato alla remunerazione offerta.
Un altro elemento importante è la durata dei turni dei rider: aumentare la granularità della durata dei turni (includendo anche durate più brevi) riduce i tempi di inattività dei rider, permettendo di adattare meglio il tempo complessivamente retribuito al tempo effettivamente impiegato per effettuare le consegne.
Come avviene per le altre soluzioni innovative di consegna, il crowdsourcing logistics non rappresenta un’alternativa da adottare in modo esclusivo, ma una promettente opzione da integrare alla consegna tradizionale. Se applicato con attenzione agli aspetti critici sopra menzionati, può costituire uno dei tasselli che compongono una strategia di innovazione della last mile delivery, includendo nel processo anche un ruolo attivo per i consumatori.