Criminalità cinese fuori controllo. Tenta di rapinare una 46enne e le spara in faccia
Ricercato dalla polizia per tentato omicidio e rapina. Il procuratore Tescaroli: “Massimo impegno contro questa emergenza criminale, ma gli organici sono carenti per questa provincia”

Prato, 18 aprile 2025 – Non si ferma l’ondata di violenza nella comunità cinese di Prato: la scorsa notte un altro episodio che lascia sgomenti.
Una donna cinese di 46 anni, in Italia con un regolare permesso di soggiorno, è stata trovata intorno all’1,30 con il volto ridotto a una maschera di sangue. Chiedeva aiuto, disperata: la ricostruzione di quanto accaduto è agghiacciante.
Secondo quanto ricostruisce chi indaga, la donna era a bordo della sua auto in via Pistoiese quando un connazionale è salito a bordo, sul sedile posteriore, e si è fatto accompagnare a Vaiano. La donna, forse costretta, ha imboccato una strada isolata dove l’uomo con una guaina l’ha afferrata per il collo, come dimostrano i segni evidenti lasciati sulla pelle della vittima, e l’ha costretta a effettuare un pagamento di 10mila euro dal suo wallet, il portafoglio digitale.
Poi, alla vista di una pattuglia dei carabinieri, l’auto si è diretta verso Prato.
La situazione è peggiorata quando l’aggressore si è reso conto che l’operazione di trasferimento del denaro non era riuscita: a quel punto ha preso una pistola e ha sparato alla testa della 46enne, all’altezza dell’orecchio. Poi ha preso il telefono della sua vittima ed è scappato.
La donna è stata soccorsa e portata all’ospedale Santo Stefano dove è stata ricoverata in gravi condizioni in terapia intensiva in seguito all’intervento chirurgico a cui è stata sottoposta, necessario per estrarre il proiettile che si era conficcato vicino alla gola.
Secondo le prime ricostruzioni, basate sulle indicazioni frammentare fornite dalla vittima, l’aggressore lo aveva conosciuto nel locale Number One, dove lavorava. Si tratta dello stesso locale dove il 6 luglio 2024 avvenne il tentativo di omicidio nei confronti di Chang Meng Zhang.
Sul fatto indaga la squadra mobile della Questura di Prato: c’è da individuare il colpevole e ricostruire con precisione dinamica e movente. La Procura procede per tentato omicidio e rapina aggravata. Da rimarcare, infine, come il procuratore Luca Tescaroli abbia voluto accompagnare la notizia sottolineando “il notevole impegno” con il quale i poliziotti pratesi stanno “affrontando l’emergenza criminale che affligge il territorio” con una “carenza di personale rapportato al tessuto criminale della provincia laniera”.