Costi dei fondi, il piano dell'EFAMA per ridurli

Secondo l’associazione europea dei gestori, l’accorpamento dei fondi avrebbe un impatto limitato sui costi. La soluzione più efficace è l’aumento degli asset in gestione. L'articolo Costi dei fondi, il piano dell'EFAMA per ridurli proviene da FundsPeople Italia.

Feb 20, 2025 - 18:23
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Costi dei fondi, il piano dell'EFAMA per ridurli

Dimensione e numero degli UCITS azionari a confronto con quelli dei fondi comuni azionari statunitensi. Obiettivo: mettere in discussione la convinzione diffusa che l’accorpamento dei fondi in Europa possa ridurne significativamente i costi. È questo quanto emerge dall’ultimo Market Insights di EFAMA, l'Associazione Europea dei Fondi e dell'Asset Management, intitolato "Oltre il consolidamento dei fondi: una strategia più promettente per fondi più grandi e riduzioni di costo più rapide in Europa".

Ecco le principali evidenze che emergono dal report:  

  • In Europa nel 2023 erano presenti 10.281 UCITS azionari, rispetto a poco più della metà negli Stati Uniti. Ciò è dovuto al fatto che i fondi statunitensi vengono prevalentemente venduti a livello nazionale, mentre gli UCITS sono commercializzati in tutta l'UE e a livello globale, richiedendo una diversità di fondi adattati alle esigenze locali;
  • La dimensione media dei fondi è molto più piccola in Europa, 501 milioni di euro rispetto ai 3,5 miliardi di dollari negli Stati Uniti;
  • Sebbene il numero di fondi sia diminuito in molti Paesi dell'UE, un significativo consolidamento dei fondi in tutta Europa è ostacolata da varie barriere, tra cui il trattamento fiscale, la divergenza normativa, gli accordi di distribuzione locali, la lingua, ecc.
  • Anche nell'improbabile eventualità che l'Europa riducesse il numero di UCITS azionari ai livelli statunitensi, la dimensione media dei fondi salirebbe solo a 962 milioni di EUR. Questo è ancora ben lontano dalla media dei fondi azionari statunitensi di 3,1 miliardi di EUR.

Secondo EFAMA perciò favorire la crescita degli asset UCITS, invece di concentrarsi sulla fusione dei fondi, sarebbe la strategia più adeguata per ridurre il costo dei fondi beneficiando al contempo i mercati dei capitali dell'UE.

"La maggior parte dei confronti con il numero di fondi comuni statunitensi è fuorviante perché non compara elementi simili. A differenza dei mutual funds statunitensi, gli UCITS possono essere distribuiti a livello nazionale, in tutta l'UE o a livello internazionale. Pertanto, il fatto che ci siano il doppio di UCITS azionari rispetto ai fondi comuni azionari statunitensi non è sorprendente e non dovrebbe essere visto di per sé come un segno di inefficienza del mercato”, dice Bernard Delbecque, Senior Director, Economics & Research presso EFAMA. “I fondi comuni statunitensi sono molto più grandi degli UCITS a causa del più ampio mercato del risparmio pensionistico. Gli europei si affidano ancora troppo alle pensioni del primo pilastro ‘pay-as-you-go’. Dobbiamo incoraggiare molto più risparmio pensionistico professionale e privato se vogliamo che la dimensione degli UCITS aumenti e i costi diminuiscano", spiega.

Tanguy van de Werve, Direttore Generale dell'EFAMA, ha aggiunto: "Se i responsabili politici vogliono rafforzare i mercati dei capitali dell'UE, aumentare i livelli di investimento è una strategia molto più promettente che incoraggiare la fusione dei fondi. Ci auguriamo che la prossima Unione Europea dei Risparmi e Investimenti dia priorità a questo aspetto affrontando le questioni fondamentali, tra cui le pensioni, gli incentivi fiscali e l'alfabetizzazione finanziaria".

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