Cos'è la stagflazione e perché fa così paura

Uno dei peggiori incubi per un sistema economico si chiama stagflazione. Un termine che unisce due concetti già negativi presi singolarmente: stagnazione economica e aumento dei prezzi. Ma cos’è la stagflazione esattamente? E perché viene temuta da economisti, governi e cittadini?

Mar 31, 2025 - 16:00
 0
Cos'è la stagflazione e perché fa così paura

Il termine stagflazione è un ibrido tra stagnazione e inflazione. Indica una fase economica in cui l’attività economica rallenta, il prodotto interno lordo non cresce o addirittura cala, aumenta la disoccupazione e, allo stesso tempo, i prezzi dei beni e dei servizi continuano a salire. Una combinazione che mina le fondamenta della crescita economica e colpisce duramente il potere d’acquisto delle famiglie.

In condizioni normali, quando l’economia rallenta, anche i prezzi tendono a stabilizzarsi o a scendere, seguendo la logica della domanda e dell’offerta. Ma nella stagflazione questo meccanismo si inceppa: la domanda cala, ma i prezzi salgono lo stesso, alimentando un tasso di inflazione elevato anche in assenza di crescita.

Il concetto di stagflazione è stato introdotto per la prima volta negli anni Sessanta, dal politico britannico Iain Macleod per descrivere la situazione di stagnazione economica e alta inflazione che caratterizzava l’economia inglese di allora: "Abbiamo il peggio del peggio: non solo l'inflazione da un lato e la stagnazione dall'altro, ma una combinazione delle due, abbiamo una sorta di 'stagflation'”.

Ma è nel decennio successivo che il termine si radica nella storia economica. A un’economia statunitense già fortemente compromessa, caratterizzata da una politica troppo timida da parte della Federal Reserve, andarono a sommarsi due shock petroliferi. Nel 1973 arrivò l’embargo deciso dall'Opec che portò i prezzi del greggio a quadruplicare. Poi nel 1979, a seguito della rivoluzione iraniana, scoppiò una seconda crisi petrolifera e i prezzi del greggio aumentarono ulteriormente.

L’impennata del prezzo delle materie prime, in particolare del petrolio, mise in crisi l’economia mondiale. Negli Stati Uniti, l’inflazione toccò il 14,76% a marzo 1980, mentre la crescita stagnava e la disoccupazione aumentava. Le economie mondiali si trovarono in una condizione fino allora inedita di bassa crescita e alta inflazione. Una forte contrazione dell'attività economica e una crescita a doppia cifra dei prezzi dei beni di consumo, dalla benzina agli alimentari, provocò una caduta della domanda, un alto tasso di disoccupazione e una recessione economica.

Ma cosa provoca la stagflazione? Le cause principali sono due:

  • Strozzature o shock dal lato dell’offerta: come un improvviso aumento del prezzo delle materie prime (petrolio, gas, energia). Questo causa un rapido rincaro, provoca un generale aumento dei prezzi, fa lievitare i costi di produzione e riduce la redditività delle imprese, rallentando l’attività economica.
  • Politiche fiscali e monetarie troppo espansive, che stimolano eccessivamente la domanda e contribuiscono a far crescere l’inflazione.

Un altro elemento chiave è l’intervento delle banche centrali. Quando l’inflazione sale, la risposta più comune è l’aumento dei tassi di interesse, nel tentativo di raffreddare la domanda e riportare i prezzi sotto controllo. Tuttavia, una politica monetaria restrittiva può aggravare il rallentamento, rendendo ancora più difficile stimolare la ripresa.

La stagflazione è difficile da gestire perché non esistono soluzioni semplici. Se si agisce per combattere l’inflazione, si rischia di peggiorare la situazione economica; se si cerca di rilanciare l’economia, si rischia di alimentare ulteriormente l’aumento dei prezzi.

Nel lungo periodo, la diminuzione del potere d’acquisto diventa evidente: i salari non tengono il passo con il costo della vita, i consumi calano e l’intero ciclo economico si deteriora. Le famiglie fanno i conti con il caro energia, il caro carburante e l’impennata del carrello della spesa.

Come osserva Antonio Tognoli, investment strategist di Copernico SIM, “la lotta alla stagflazione è particolarmente complessa: le banche centrali, come la Banca Centrale Europea, dovrebbero ridurre la massa di moneta circolante per contenere l’inflazione, ma questa stretta può frenare ulteriormente la crescita economica. E con un’inflazione persistente, i salari reali perdono potere d’acquisto, innescando una spirale salari/prezzi difficile da rompere”.

La stagflazione non è solo un concetto da manuale di economia: è un rischio reale, soprattutto in momenti in cui l’economia è già fragile e il contesto internazionale è instabile. Gli effetti si fanno sentire su tutti: imprese, lavoratori, famiglie. Ed è proprio l’interazione tra alta inflazione e stagnazione economica a rendere questo scenario così insidioso.

Capire cos’è la stagflazione, da cosa è causata e quali conseguenze comporta è fondamentale per interpretare i segnali dell’economia e prepararsi a eventuali scenari futuri. Perché, come ci insegna la storia, quando i prezzi salgono mentre l’economia frena, le soluzioni diventano più difficili e i costi sociali più alti.